L’Italia è il nono Paese la mondo per finanziamenti alle imprese innovative tramite sovvenzioni pubbliche: nella classifica redatta dalla testata britannica Money, l’Innovation investment index, ci posizioniamo entro la top ten grazie a un totale di 90.150 sterline di finanziamenti a fondo perduto per l’innovazione erogati nel 2019.
L’Innovation investment Index analizza l’ammontare delle sovvenzioni alle imprese da parte dei governi delle maggiori economie mondiali. Lo scopo è capire se ciò abbia un impatto sul numero di brevetti registrati nei Paesi analizzati. Gli esperti di Money hanno sviluppato l’indice in base a sei fattori: numero di startup; percentuale di imprese sul totale che sono startup; numero di imprese per abitanti; numero di finanziamenti a fondo perduto erogati; valore totale (in sterline) di questi finanziamenti; e Pil del Paese (nel 2019). Ogni Paese può avere un punteggio massimo di 10 punti per categoria: 60 rappresenta il top dell’innovazione.
I Paesi che spendono di più in innovazione
Con uno score di 44,5 il Canada è il Paese col punteggio più alto. Su una popolazione di 37,4 milioni di abitanti sono startup il 52,6% delle imprese. Le sovvenzioni erogate per le imprese innovative ammontano a 111.300 sterline, per un totale di 413 finanziamenti a fondo perduto erogati.
Seguono gli Stati Uniti con un punteggio di 44, ma con numeri ben diversi dal Canada. Su una popolazione di 329 milioni di persone, sono startup il 2,5% delle imprese; le sovvenzioni pubbliche erogate sono 10 ma per un valore complessivo di 1,28 milioni di sterline. Sul podio sale anche il Regno Unito (500.000 sterline per 226 sovvenzioni alle imprese innovative e punteggio di 39,5).
L’Italia è dodicesima: 60,5 milioni di abitanti, lo 0,48% delle imprese è startup, valore di 90.100 sterline per le 3 sovvenzioni erogate.
I finanziamenti dati dall’Italia sono tra i più alti
Proprio questi ultimi numeri ci rendono però il Paese con alcune delle sovvenzioni più “ricche”: siamo il nono Paese per valore dei finanziamenti a sostegno dell’innovazione. La classifica è guidata da Usa (1,28 milioni di sterline), Danimarca (901.000 sterline) e Belgio (631.000).
L’Italia è inoltre sesta per valore della singolo finanziamento: 30.000 sterline. Qui il ranking vede al primo posto il Belgio (315.600 sterline), seguito da Danimarca (180.330) e Usa (128.400).
Ancora poche le startup sul totale delle imprese italiane
Per proporzione di startup sul totale di imprese, il Regno Unito guida i Paesi europei (11,4%) ed è terzo nella top ten mondiale guidata da Canada (52,6%) e Singapore (13.7%). Qui l‘Italia, col suo 0,48%, scivola in quattordicesima posizione; sopra di noi Austria (quarta), Svizzera, Irlanda, Norvegia, Finlandia, Belgio, Danimarca, Usa, Israele, Svezia. Sotto di noi Francia, Paesi Bassi, Germania e Polonia.
Quanto al rapporto tra sostegno all’innovazione e brevetti, l’Innovation investment index rivela che si contano 13 volte più brevetti approvati nel 2019 (quasi 9 milioni) rispetto al 2010 (quasi 682.000). È un incremento del 1.200% registrato dall’indice nell’arco di nove anni nei Paesi studiati.
Questo è l’ambito in cui l’Italia deve fare di più. Siamo fanalino di coda in una classifica basata sul tasso di crescita e guidata dal Paese ormai simbolo di innovazione, Israele: 11.000 brevetti approvati nel 2019 contro i 5.500 del 2010 e crescita media annua che sfiora il 12,5%. Seguono Irlanda (3.400 brevetti approvati nel 2019, +12%), Austria (9.500 brevetti, +8%), Danimarca, Belgio, Svezia, Paesi Bassi, Svizzera, Usa (quasi 500.000 brevetti ma crescita del 5,7%), Uk (31.000 brevetti, +5,2%), Francia, Germania, Polonia, Singapore, Finlandia, Canada, Norvegia e Italia, ultima con una crescita dello 0,9% e 25.000 brevetti approvati nel 2019.
L’Italia ha però il più alto tasso patent-pending/approvati: il 70,4% dei nostri brevetti ha ricevuto l’approvazione nel periodo 2010-2019. Al lato opposto la Germania ha un tasso del 35%.