IL CASO

Self driving car, Tesla finisce nel mirino delle autorità: “Più rigore sui test”

Il National Transportation Safety Board Usa ha chiesto alla National Highway Traffic Safety Administration di imporre standard più severi sui test. Si punta a garantire la sicurezza degli utenti selezionati per sperimentare su strade pubbliche le versioni beta delle soluzioni. E intanto Musk assume ufficialmente il titolo di “Technoking”

Pubblicato il 15 Mar 2021

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Un’agenzia federale chiede requisiti più severi per testare la guida autonoma e le modifiche proposte potrebbero alla fine costringere Tesla a cambiare il modo in cui distribuisce le funzionalità ai clienti.
Il National transportation safety board (Ntsb) ha chiesto requisiti federali più severi per la progettazione e l’uso di sistemi di guida automatizzata sulle strade pubbliche. In una lettera alla sua agenzia sorella, la National highway traffic safety administration (Nhtsa), datata il mese scorso e non ancora pubblicata, il capo della Ntsb Robert Sumwalt ha nominato Tesla 16 volte, chiedendo un cambiamento radicale delle regole.

Tesla ha recentemente rilasciato una versione beta del suo sistema di pilota automatico di livello 2, descritto come dotato di piena capacità di guida autonoma. Rilasciando il sistema, Tesla sta testando su strade pubbliche una tecnologia AV altamente automatizzata ma con requisiti limitati di supervisione o reporting”, ha scritto Sumwalt, parlando di  “potenziale rischio per gli automobilisti e gli altri utenti della strada”.

I clienti Tesla “usati” come tester

Sebbene sia l’Ntsb che l’Nhtsa siano controllori per la sicurezza dei veicoli nel governo degli Stati Uniti, i loro ruoli sono distinti. L’Ntsb indaga sugli incidenti per determinare le cause alla base degli episodi con danni, inclusi gli incidenti mortali di Tesla con uso di pilota automatico a Mountain View, in California, nel marzo 2018 e a Del Ray Beach, in Florida, nel marzo 2019. Il consiglio fornisce anche raccomandazioni sulla sicurezza alle autorità di regolamentazione e all’industria automobilistica.
Spetta alla sua agenzia sorella, Nhtsa, incaricare il richiamo di qualsiasi veicolo, sistema o parte ritenuta difettosa o non sicura per l’uso. Rientra anche nelle competenze dell’Nhtsa stabilire standard e requisiti di rendicontazione per la sicurezza e la progettazione dei veicoli, inclusi gli standard di risparmio di carburante.
Un giro di vite federale potrebbe ostacolare la capacità di Tesla di testare i suoi sistemi di guida completamente autonomi come fa oggi, utilizzando i clienti e le strade pubbliche per i test pilota.

In passato, Nhtsa ha esitato a regolamentare i sistemi di guida automatizzata di aziende come Tesla, GM, Volvo e altre case automobilistiche e aziende tecnologiche. Il vice amministratore dell’agenzia James Owens ha detto di non voler “ostacolare l’innovazione” con una regolamentazione prematura. L’agenzia ha quindi lasciato il compito principalmente agli Stati.

Full self driving e Autopilot, ma l’essere umano deve restare attivo

Oggi, Tesla vende un pacchetto software premium per 10mila dollari e lo commercializza come “Full self driving(Fsd). La società ha detto che presto renderà disponibile l’Fsd su abbonamento per coloro che lo desiderano ma non vogliono pagare la quota iniziale.
Tesla offre anche a clienti selezionati l’accesso anticipato a una versione beta di Fsd, trasformando così di fatto i clienti in tester di software. Il Ceo Elon Musk ha recentemente incoraggiato i clienti con Fsd a registrarsi per l’accesso alla versione beta.

Oltre all’Fsd, i veicoli Tesla includono un set standard di funzionalità di guida automatizzata, denominato Autopilot. Sia Autopilot sia Fsd richiedono una supervisione attiva.
Dal canto sui, il Ceo di Tesla Elon Musk ha fatto grandi affermazioni al pubblico sulla sua tecnologia autonoma, ma davanti ai regolatori ha ammesso che il Full self driving è in realtà un avanzato sistema di assistenza alla guida (classificato di livello 2).

Fra le richiesta all’Nhtsa, più sistemi di prevenzione delle collisioni

Le richieste di Sumwalt all’Nhtsa sono semplici: ha invitato l’agenzia a richiedere alle case automobilistiche di includere sistemi di prevenzione delle collisioni in tutti i loro veicoli, allo scopo di irrobustire il monitoraggio del guidatore e di aggiungere ulteriori misure di sicurezza.
Sul caso Tesla, ha raccomandato all’Nhtsa di esaminare i veicoli con pilota automatico “per determinare se i limiti operativi del sistema, la prevedibilità dell’uso improprio da parte del conducente e la capacità di utilizzare i veicoli al di fuori dell’Odd previsto (Dominio di progettazione operativa) rappresentino un rischio irragionevole per sicurezza”. Sumwalt vuole anche che l’Nhtsa renda i rapporti sulla sicurezza ai federali più specifici e obbligatori. Gli sviluppatori di veicoli autonomi possono attualmente fornire volontariamente i propri dati, ma non hanno obblighi.

Musk nuovo “Technoking” di Tesla

Intanto, sul fronte aziendale interno, Tesla ha ufficialmente assegnato a Musk, che manterrà la sua posizione di amministratore delegato, il titolo di “Technoking di Tesla”. Anche Zach Kirkhorn, chief financial officer di Tesla, ha ricevuto un nuovo titolo di “Master of Coin”. I nuovi titoli, di cui non si conosce l’origine, sono stati ufficializzati con una dichiarazione depositata presso la Securities and exchange commission.
Il mese scorso, l’azienda automobilistica ha annunciato di aver acquistato bitcoin per un valore di 1,5 miliardi di dollari.

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