Associare la ricerca sulle tecnologie emergenti a un programma di accelerazione e a un fondo azionario ad hoc, per dare una spinta alle startup innovative e alle Pmi, facilitando lo sviluppo di innovazioni rivoluzionarie all’interno dell’Unione europea. Nasce con questo obiettivo il Consiglio europeo per l’innovazione, a cui la Commissione europea ha assegnato un bilancio di oltre 10 miliardi di euro (di cui tre saranno destinati al fondo) per il periodo 2021-2027. Il Cei nasce dall’evoluzione di un programma pilota che ha dato buoni risultati e che era inquadrato in Horizon 2020 (sostenendo oltre 5mila Pmi e start-up e oltre 330 progetti di ricerca con un bilancio di 3,5 miliardi di euro), e che ora trova posto nel nuovo programma Orizzonte Europa.
Con l’istituzione del Consiglio europeo per l’innovazione è anche stato pubblicato il suo primo programma di lavoro, con opportunità di finanziamento per più di un miliardo e mezzo di euro per il 2021, e sono stati banditi due contest per cui sono aperte le iscrizioni: quello dedicato alle donne innovatrici e quello per l’individuazione della Capitale europea dell’innovazione.
“Disponiamo ora di un fondo per sostenere le piccole e medie imprese che si dedicano a innovazioni pionieristiche, offrire accesso a capitale proprio e dare una spinta alle start-up innovative – afferma Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva per Un’Europa pronta per l’era digitale – È un modo per convertire la ricerca tecnologica futuristica in innovazione nell’impresa”.
“Il Consiglio europeo per l’innovazione è l’iniziativa europea più ambiziosa a sostegno dell’avanzamento tecnologico di cui l’Europa ha bisogno per superare la crisi economica e accelerare la transizione verso un’economia verde e digitale – aggiunge Mariya Gabriel, Commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani – Grazie a investimenti nella ricerca che guarda al futuro e nelle imprese innovative, l’iniziativa rafforzerà la preminenza tecnologica europea nella misura in cui darà stimolo a centinaia di startup tra le più promettenti d’Europa e spianerà la strada al futuro spazio europeo dell’innovazione”.
Le novità principali
Tra le caratteristiche principali del Consiglio europeo per l’innovazione che l’acceleratore che sostiene le Pmi, in particolare start-up e imprese spin-out, stimolandole a sviluppare e ampliare innovazioni rivoluzionarie. L’Acceleratore – si legge in una nota – prevede un nuovo sistema di candidature favorevole agli innovatori, in cui le start-up e le PMI possono presentare domanda di finanziamento in qualsiasi momento con un iter semplificato.
Ai responsabili del programma Cei spetterà il compito di sviluppare i progetti futuristici di scoperte tecnologiche e innovative, la gestione dei portafogli dei progetti CEI e il compito di riunire i portatori d’interessi per trasformare in realtà le visioni del futuro.
Il consiglio introduce inoltre nuove misure a sostegno delle donne innovatrici, tra cui un programma per la leadership femminile.
Le principali opportunità di finanziamento
Uno dei più importanti strumenti per il finanziamento è l’acceleratore del Cei, che può contare su un miliardo di euro, e che fornisce un finanziamento misto combinando capitale proprio tra 0,5 e 15 milioni di euro attraverso il fondo Cei con sovvenzioni fino a 2,5 milioni di euro. 495 milioni del miliardo complessivo sono destinati alle innovazioni rivoluzionarie per il Green deal europeo e per le tecnologie digitali e sanitarie strategiche.
Il cei può contare inoltre su un’iniziativa specifica per i progetti pilota, Pathfinder, che conta su 300 milioni per gruppi di ricerca multidisciplinari che si dedichino a ricerche futuristiche con potenzialità tecnologiche rivoluzionarie. Le squadre di ricerca possono chiedere sovvenzioni fino a 4 milioni. La maggior parte dei finanziamenti è assegnata mediante inviti a presentare proposte aperti senza priorità tematiche predefinite, mentre 132 milioni di € sono stanziati per cinque sfide Pathfinder: intelligenza artificiale autoconsapevole, strumenti per misurare l’attività cerebrale, terapia cellulare e genica, idrogeno verde, materiali viventi ingegnerizzati.
A questi strumenti si aggiungono i finanziamenti per la transizione del CEI, del valore di 100 milioni, per trasformare i risultati della ricerca in opportunità di innovazione. Tutti i progetti del Consiglio europeo per l’innovazione hanno inoltre accesso ai servizi di accelerazione d’impresa che forniscono formatori, mentori, consulenti, opportunità di partenariato con imprese, investitori ecc. oltre a una serie di servizi ed eventi.
I premi
Oltre ai già citati premi per le donne innovatrici e per la capitale europea dell’innovazione, Il Cei promuove anche il concorso europeo per l’innovazione sociale, che ha l’obiettivo di sostenere e premiare le innovazioni sociali che aiuteranno persone e organizzazioni a individuare, sviluppare e rafforzare le competenze per riuscire ad adattarsi e prosperare in un mondo in evoluzione. A questo si aggiungono infine i premi per gli appalti dell’innovazione europea, destinati a gli acquirenti pubblici e privati d’Europa che si adoprano per promuovere l’innovazione e soluzioni innovative in tutte le fasi delle procedure d’appalto.