I guai in Borsa di Facebook potrebbero costare alla California “centinaia di milioni di dollari” di mancate entrate fiscali dalla tassazione suile rendite finanziarie. L’allarme è stato lanciato dall’ufficio di analisi fiscali dello Stato, preoccupato delle conseguenze per il bilancio pubblico. Il social network, che ha il suo quartier generale a Menlo Park, in California, ha visto il valore del titolo scendere mercoledì a 20,88 dollari, il valore più basso da quando il titolo fu lanciato a Wall Street lo scorso 17 maggio al prezzo iniziale di 38 dollari.
Il budget statale di 91,3 miliardi di dollari della California, firmato a giugno dal governatore Jerry Brown, faceva affidamento su 1,9 miliardi di dollari di tasse che sarebbero dovuti affluire nelle casse statali quando i big dell’azienda, a partire dallo stesso fondatore, Mark Zuckerberg, avessero esercitato le opzioni sulle loro azioni, a un valore presunto di 35 dollari ad azione.
“Il valore delle azioni di Facebook è sceso assai al di sotto di quello che era stato previsto nelle proiezioni sulle entrate fiscali dello Stato”, afferma in un rapporto il Legislative Analyst’s Office. Se “il basso valore delle azioni persiste anche a novembre e a dicembre, sono a rischio centinaia di milioni di dollari di entrate fiscali previste nel budget statale”. La portavoce di Facebook, Ashley Zandy, non ha voluto rilasciare commenti.