L'APPROFONDIMENTO

5G, la “sovranità” passa dalla forza dell’ecosistema. Ma servono risorse e competenze

È quanto emerge dal Position paper presentato dal Centro economia digitale. Riflettori sul Recovery plan, sui brevetti e sugli investimenti. Colao: “5G e fibra determinanti per sviluppo edge computing”. Giorgetti: “Sul Golden Power chiamati a decisioni impegnative”. Il 6 aprile il web summit di CorCom

Pubblicato il 30 Mar 2021

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In uno scenario in cui l’Europa ha accumulato nel tempo rilevanti ritardi, occorre sfruttare tutte le risorse disponibili a livello nazionale ed europeo per investimenti di frontiera in settori decisivi come, tra gli altri, il calcolo ad alte prestazioni, la cybersecurity, l’intelligenza artificiale, l’IoT. In particolare, l’analisi brevettuale evidenzia la debolezza dei paesi europei in settori tecnologici chiave come quelli relativi al 5G e allo sviluppo dell’edge computing, aree in cui soprattutto l’Italia mostra una forte de-specializzazione”: questo lo scenario che emerge dal Position paper “Sovranità tecnologia” del Centro economia digitale (qui il report completo), che mette in luce la rilevanza del tema della sovranità tecnologica e l’esigenza di adottare una strategia in merito a livello europeo.

“Indirizzare gli investimenti in settori strategici ad alta tecnologia – ha spiegato Rosario Cerra, fondatore e presidente del Ced – non soltanto contribuisce al rafforzamento della sovranità tecnologica, ma determina sostanziali ricadute economiche per il paese. Secondo le stime del nostro Centro Economia Digitale ogni euro investito nei settori ad alta tecnologia genera, infatti, un effetto moltiplicatore pari a 2,4 euro nel resto dell’economia”.

Ed è il 5G una delle aree indicate come chiave della ripresa, anche se la strada non sarà priva di ostacoli. I ritardi, in particolare sul fronte dei brevetti “dovrebbero stimolare l’Italia”, indicano gli autori dello studio evidenziando che il nostro Paese “ha competenze tecnologiche più diffuse rispetto agli altri, a concentrare gli sforzi sui settori ritenuti prioritari e a recuperare i gap accumulati grazie a interventi di politiche industriali e scientifiche mirate e continuative”. Sarà però importante “che anche all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza vengano destinate risorse sufficienti allo sviluppo delle tecnologie edge cloud, 5G e Open Ran, che sono ormai riconosciute come tecnologie cruciali per lo sviluppo del Paese”. E in questa prospettiva, “lo sviluppo di una filiera nazionale di tecnologie di rete innovative, oltre a evitare un’eccessiva dipendenza dalle catene di approvvigionamento globali nel settore delle comunicazioni, permetterebbe all’Italia di sviluppare in autonomia partnership locali con imprese campioni del settore del made in Italy, un asset decisivo in chiave competitività paese”.

Le infrastrutture di rete fissa a banda ultra-larga e di rete mobile 5G “saranno le strutture portanti dello spazio digitale europeo, e dunque delle tecnologie legate al cloud, in ogni settore tra cui quelli strategici quali i trasporti, l’energia, la sanità, la finanza, le telecomunicazioni, la difesa, il settore spaziale e quello della sicurezza”.

Colao: “5G e fibra determinanti per sviluppo edge computing”

Stiamo lavorando al Recovery plan: ci sarà una grossa spinta alla connettività e alle reti – sottolinea il ministro per la Transizione digitale Vittorio ColaoLe carenze che abbiamo nell’edge computing, non si potranno colmare senza 5G e fibra che sono le tecnologie di domani. Dobbiamo guardare al futuro con gli occhiali del futuro ed è fondamentale la semplificazione amministrativa e la rimozione degli ostacoli della burocrazia difensiva”.

L’Italia non ha bisogno di campione nazionali ma di atleti di livello internazionale”, sottolinea ancora il ministro. “La non dipendenza tecnologica passa anche dalla capacità di avere eccellenze internazionali. Ed è importante la capacità di partnership e di negoziazione”. Secondo il ministro “le competenze sono il cardine del modello europeo e il single market digitale non è completamente realizzato. Le nuove strategie sul digitale possono contribuire a rendere l’Europa più in grado di relazionarsi con gli altri ‘sovrani’ – quello americano e quello cinese – e a darsi un posizionamento più forte”. Per Colao oerà il tema della modernizzazione degli Stati europei è strettamente connesso con quello della semplificazione dell’ambiente innovativo per poter realizzare le nuove ambizioni.

Giorgetti: “Sul Golden Power chiamati a decisioni impegnative”

La politica deve confrontarsi con una visione strategica e di lungo periodo. La sovranità tecnologica è intesa a difendere i valori liberal-democratici e bisogna capire come declinarla – sottolinea il ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti –. L’Italia deve avere l’ambizione di aggiungersi alla locomotiva trainante d’Europa, l’asse franco-tedesco e quindi costituire con Germania e Francia il triangolo portante dell’impalcatura europea”.

Sul fronte del Golden Power il ministro evidenzia che “è un potere che nel corso degli anni si è allargato” e che “va a incidere e proteggere la sovranità tecnologica in settori delicatissimi”. “Siamo chiamati a prendere decisioni impegnative, la riflessione è aperta in Europa ed è al confine fra le esigenze della libertà di impresa e della diffusione dell’innovazione rispetto a quella della preservazione dei valori”.

Il Governo Draghi sarà in grado di imprimere una svolta? E a che punto è lo sviluppo del 5G in Italia? Su questi interrogativi accende i riflettori il web summit di CorCom 5G e Recovery Plan, la strategia del Governo Draghi”, in programma il prossimo 6 aprile alle ore 11.30 (CLICCARE QUI PER LA REGISTRAZIONE).

5G e Recovery Plan, la strategia del Governo Draghi

Web summit 6 aprile ore 11.30

Modera il direttore di CorCom Mila Fiordalisi

Saranno con noi

Gaetano Buglisi – Chairman Hightel Towers

Michele Gamberini – Chief Technology & Information Officer Tim

Gianluca Landolina – Managing Director Cellnex

Marco Lupo – Direttore Arpa Lazio

Vincenzo Pascali – Direttore Unità di Medicina Legale, Genetica e Tossicologia Forense Policlinico Gemelli

Davide Rota – Amministratore delegato Linkem

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