IL CASO

Duro botta e risposta Biden-Amazon. Il presidente Usa: “Pagare le tasse”. L’azienda: “Rispettiamo la legge”

Unica azienda citata tra le 91 della classifica Fortune 500 che “sfruttano” scappatoie per non pagare il fisco. Ma il colosso di Jeff Bezos non ci sta e si appella alla normativa in vigore nel Paese. E intanto si lancia nel business dell’aerospazio

Pubblicato il 01 Apr 2021

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Non è l’unica a farlo ma è l’unica che il presidente americano Joe Biden ha nominato: Amazon sfrutta le maglie larghe della normativa fiscale statunitense per pagare zero tasse federali.

Nel discorso pronunciato a Pittsburgh, Pennsylvania, in cui ha presentato il maxi-piano di rilancio economico per l’America da 2.000 miliardi di dollari, Biden ha fatto solo il nome di Amazon tra le 91 aziende della Fortune 500 che “usano varie scappatoie legali grazie alle quali non pagano un solo centesimo di tasse federali sugli introiti”. E intanto, ha sottolineato Biden, le famiglie americane della classe media pagano un’aliquota del 20%.

“Non voglio punirli, ma è profondamente sbagliato”, ha affermato Biden.

Amazon: “Rispettiamo la legge”

Nel suo pacchetto per il rilancio economico il presidente Usa ha proposto di portare la corporate tax rate al 28%, contro l’attuale 21%. Inoltre, Biden vuole modifiche nella normativa fiscale tali da chiudere quelle “falle” che oggi permettono alle aziende di trasferire i profitti all’estero.

“Se il credito d’imposta sulla ricerca e sviluppo è una ‘scappatoia’, è stata fortemente voluta dal Congresso”, ha replicato Amazon tramite Jay Carney, capo delle public policy and communications (ed ex dello staff del presidente Barack Obama). “L’R&D Tax credit esiste dal 1981, è stato rinnovato 15 volte con sostegno bi-partisan ed è stato reso permanente in una legge firmata dal presidente Obama”, ha scritto Carney in un tweet.

Il caso delle tasse “zero”

Nel 2019 ha suscitato grandi polemiche negli Usa (e non solo) il fatto che Amazon abbia pagato per due anni di seguito zero dollari di tasse federali. La “colpa” è nella riforma del fisco voluta dai Repubblicani nel 2017, sotto la presidenza di Donald Trump, che ha dato una consistente sforbiciata alle tasse per le aziende.

In più, le perdite accumulate negli anni in cui l’azienda di Jeff Bezos non era (di misura) profittevole si sono accumulate nella forma di credito fiscale. Ancora: i giganteschi investimenti che Amazon documenta come spese per la ricerca e sviluppo ricadono nelle agevolazioni per l’R&D. Per finire, con i pagamenti ai dipendenti in forma di stock option Amazon sfrutta un altro regime fiscale favorevole.

Dal 2019 Amazon ha cominciato a pagare le tasse federali sui suoi introiti.

Big tech osservate speciali dell’antitrust Usa

Niente di illecito, dunque, ma Biden ha messo Amazon nel mirino. Già in passato ha detto, parlando di Amazon, che nessuna azienda che registra miliardi di utili dovrebbe godere di un’aliquota inferiore a quella degli insegnanti o dei vigili del fuoco.

Amazon non è l’unica Big tech sotto osservazione: il presidente Usa ha nominato alla guida della  Federal trade commission (Ftc) l’avvocato Lina Khan, nota per la sua ostilità all’oligopolio dei giganti della tecnologia. Si tratta di un ulteriore segno della volontà della nuova amministrazione di contrastare Google, Amazon, Facebook e Apple in una serie di pratiche che il governo considera anticoncorrenziali.

Aws Space Accelerator: Amazon per le startup dell’aerospazio

Separatamente oggi Amazon ha annunciato Aws Space Accelerator, un programma di supporto aziendale di quattro settimane aperto alle startup spaziali che vogliono utilizzare Aws. Questo programma fornirà risorse tecniche, commerciali e di mentoring alle startup spaziali di tutto il mondo, si legge in una nota.

Aws offre questa opportunità in collaborazione con Seraphim, uno dei principali gruppi di investimento al mondo focalizzato esclusivamente sull’industria spaziale, che fornirà una guida allo sviluppo del business e agli investimenti. Aws e Seraphim selezioneranno una rosa di startup spaziali per partecipare a un programma intensivo di quattro settimane con Aws Cloud e formazione tecnica per aiutarle ad accelerare la ricerca, lo sviluppo e la crescita utilizzando Amazon web services.

“Le startup sono un catalizzatore per nuove audaci sperimentazioni nel settore spaziale”, ha commentato Clint Crosier, director of aerospace and satellite di Aws. “Siamo orgogliosi di annunciare Aws Space Accelerator come parte del nostro impegno costante per aiutare le startup ad avere successo, e per dare forma al futuro dell’aerospazio. Non vediamo l’ora di aiutare le prime startup selezionate a crescere attraverso questo nuovo programma”.

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