L’industria automobilistica statunitense lancia l’allarme: in una comunicazione ufficiale, ha esortato il governo ad intervenire con aiuti concreti davanti alla carenza globale di semiconduttori. Una mancanza che potrebbe comportare un calo produttivo di 1,28 milioni di veicoli quest’anno e l’interruzione della produzione per altri sei mesi.
Meno chip per auto, più ordini per l’elettronica
Le case automobilistiche sono state particolarmente colpite dalla carenza globale di chip, dopo molti ordini annullati quando gli stabilimenti automobilistici erano inattivi durante la pandemia di coronavirus.
Quando sono stati pronti a ricominciare la produzione, hanno scoperto che i produttori di chip erano impegnati a soddisfare gli ordini per l’industria dell’elettronica di consumo che ha visto esplodere la domanda di dispositivi premium, sia per il lavoro sia per il tempo libero, poiché le persone trascorrevano più tempo a casa.
La maggior parte delle case automobilistiche è stata colpita dalla carenza. Ford ha detto la scorsa settimana che avrebbe tagliato la produzione in sette stabilimenti di assemblaggio del Nord America, mentre Kia Motors ha detto che stava tagliando due giorni di produzione in Georgia.
Chiesti finanziamenti al Governo
In una risposta scritta a una revisione avviata dal governo, l’Alliance for Auto Innovation ha chiesto che il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti dedichi una parte dei finanziamenti attraverso una proposta di legge all’espansione della produzione di semiconduttori negli Stati Uniti per far fronte alle esigenze del settore.
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden a febbraio ha ordinato diverse azioni dell’agenzia federale per affrontare la crisi dei chip e sta anche cercando 37 miliardi di dollari di finanziamenti per potenziare la produzione nel Paese.
Alcuni finanziamenti dovrebbero “essere utilizzati per costruire nuove capacità che supporteranno l’industria automobilistica e mitigheranno i rischi per la catena di fornitura automobilistica evidenziati dall’attuale carenza di chip”, ha scritto l’amministratore delegato del gruppo automotive, John Bozzella. Il gruppo ha quindi chiesto che il governo degli Stati Uniti specifichi “una percentuale particolare, ragionevolmente basata sui bisogni previsti dell’industria automobilistica, da destinare a strutture che supporteranno in qualche modo la produzione di chip per auto“.
Il gruppo rappresenta quasi tutte le principali case automobilistiche con stabilimenti negli Stati Uniti, tra cui General Motors Co, Ford Motor Co, Volkswagen AG, Toyota Motor Corp e Hyundai Motor Co.