Microsoft ha comprato Nuance, specialista dell’intelligenza artificiale e dei software per il riconoscimento vocale, per 16 miliardi di dollari. Dopo le anticipazioni di Bloomberg News, è arrivata l’ufficialità: le due aziende hanno siglato l’accordo per l’acquisizione, la più corposa messa a segno da Microsoft dopo LinkedIn del 2016, per la quale ha speso 26,2 miliardi di dollari.
La cifra pagata da Microsoft rappresenta un premio del 23% sul prezzo di chiusura del titolo di Nuance venerdì sera: Redmond ha valutato le azioni della società dell’Ai 56 dollari l’una.
Microsoft ha detto che il ceo di Nuance, Mark Benjamin, manterrà il suo ruolo e riporterà a Scott Guthrie, il top manager di Microsoft che dirige l’attività cloud and artificial intelligence.
Nuance e Microsoft già partner per l’Ai nella sanità
Nuance, che ha sede a Burlington, Massachusetts, è una delle maggiori aziende americane dell’Ai. Con oltre 7000 dipendenti, la società ha un utile netto di 91 milioni di dollari e fatturato di 1,48 miliardi nell’anno fiscale terminato il 30 settembre 2020. Ha dunque sanato la perdita registrata l’anno precedente (-217 milioni). Le sue azioni sono salite del 3,4% quest’anno, dandole unna valutazione di mercato di quasi 13 miliardi di dollari.
La tecnologia di riconoscimento vocale Dragon di Nuance ha contribuito alla creazione dell’assistente Siri di Apple. Ma Nuance ha numerose collaborazioni e sviluppa software per settori diversi, dalla sanità all’automotive.
Proprio nel settore sanità collabora già con Microsoft dal 2019: le due aziende hanno lavorato insieme su tecnologie per il settore sanitario, per esempio per permettere ai medici di registrare e salvare le conversazioni con i loro pazienti dentro il fascicolo sanitario elettronico.
Ai come driver dei servizi cloud
Microsoft è entrata nel campo dell’intelligenza artificiale decenni fa, con progetti di ricerca voluti dal co-fondatore Bill Gates, che puntava in particolare a sistemi per comunicare tramite la voce con i computer. Negli anni più recenti Microsoft è uscita dalla fase delle semplici sperimentazioni e ha modificato gli obiettivi del suo lavoro sull’Ai.
Ora impiega migliaia di persone sulla ricerca e sviluppo di strumenti con cui i clienti possono costruire applicazioni che comprendono e traducono il discorso, riconoscono le immagini e individuano anomalie. In particolare, Microsoft vede l’Ai come driver fondamentale delle vendite per i servizi cloud. E come elemento di differenziazione rispetto alle due grandi rivali Amazon e Google.
Microsoft spinge sull’M&A: focus su messaggistica e giochi
Da circa un anno Microsoft sta attentamente valutando le sue opzioni sul mercato, desiderosa di rafforzarsi in aree a forte tasso di crescita. Bloomberg ha riportato che il colosso del software sarebbe in trattative anche per acquistare la piattaforma di messaggistica Discord a un prezzo di oltre 10 miliardi di dollari. Discord avrebbe contattato diversi potenziali acquirenti, tra cui Microsoft. Discord, valutata circa 7 miliardi di dollari a dicembre 2020, è una piattaforma su cui gli utenti coordinano attività di gruppo come giochi, discussioni e persino feste virtuali.
L’operazione sarebbe coerente con la strategia di Redmond, che ha già rafforzato la sua offerta di videogiochi con l’acquisizione record da 7,5 miliardi di dollari di ZeniMax Media lo scorso anno. La pandemia ha aumentato le prospettive delle società specializzate in videogames ed entertainment.
A settembre dello scorso anno Microsoft ha anche provato, senza successo, ad acquistare le attività americane di TikTok, un’operazione che le sarebbe costata 30 miliardi di dollari. Recentemente, il Financial Times ha inoltre parlato di un interesse di Microsoft per Pinterest.