I FONDI

Startup e Pmi innovative, dal Mise 27 milioni di euro in un mese

Il nuovo incentivo introdotto dal Decreto Rilancio è pari al 50% dell’investimento effettuato da persone fisiche. Le domande possono essere presentate fino al 30 aprile. Intanto Cdp lancia l’Acceleratore Zero per le startup del Cleantech

Pubblicato il 12 Apr 2021

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Sono oltre 27 milioni di euro gli investimenti destinati a in Startup e Pmi innovative, finora agevolati attraverso il nuovo incentivo del Ministero dello sviluppo economico (Mise) avviato lo scorso primo marzo.

Nel primo mese di operatività della misura sono state, infatti, ammesse circa 1.688 operazioni di investimento per le quali sono state concesse agevolazioni per oltre 13 milioni di euro.

La misura prevede la concessione di un credito d’imposta del 50% in favore delle persone fisiche che investono nel capitale di queste imprese, nei limiti delle soglie fissate dal regime de minimis.

Gli investimenti presentati interessano prevalentemente imprese che operano nei settori dell’Ict, del manifatturiero e dei servizi di consulenza e ricerca e sviluppo.

L’iniziativa è ancora in corso

Le domande per richiedere l’agevolazione, introdotta dal Decreto Rilancio, potranno continuare ad essere presentate al ministero fino al 30 aprile, attraverso la piattaforma online “Incentivi fiscali in regime «de minimis» per investimenti in start-up e Pmi innovative”.

L’investimento deve essere mantenuto per almeno tre anni e può essere effettuato direttamente, o per il tramite di organismi di investimento collettivo del risparmio (Oicr) che investano prevalentemente in startup innovative o Pmi innovative.

Per investimenti effettuati in startup innovative, l’investimento agevolabile ammonta ad un massimo di 100mila euro per ciascun periodo di imposta. Per investimenti effettuati in Pmi innovative, l’investimento agevolabile ammonta ad un massimo di 300mila euro per ciascun periodo di imposta (oltre tale limite, sulla parte eccedente l’investitore può detrarre il 30% in ciascun periodo d’imposta).

Ai sensi del Regolamento “de minimis”, la startup innovativa o la Pmi innovativa destinataria dell’investimento non può ottenere aiuti in “de minimis” per più di 200mila euro nell’arco di tre esercizi finanziari.

Cdp, nuovo acceleratore Zero per le startup del Cleantech

Sempre in ambito startup, è stato lanciato oggi il nuovo acceleratore in ambito Cleantech, l’Acceleratore Zero, parte della Rete Nazionale degli acceleratori di Cdp (già avviati quelli per il Fintech. il settore sportivo e le imprese ad alto potenziale).

Con una dotazione iniziale di 4,6 milioni di euro, a cui seguiranno ulteriori 1,8 milioni di euro sottoscritti per i successivi follow-on post-accelerazione, l’iniziativa ha l’obiettivo di supportare in 3 anni la crescita di 30 startup e Pmi innovative italiane e le realtà internazionali che desiderano sviluppare il proprio business aprendo una sede operativa in Italia.

L’acceleratore ha sede a Roma ed è il frutto della collaborazione di importanti player finanziari e industriali, tra cui Eni come main partner – attraverso la Scuola d’Impresa Joule, nata per promuovere l’imprenditorialità innovativa e sostenibile – AceaMaire Tecnimont e Microsoft Italia in qualità di corporate partner.

Il programma di accelerazione sarà gestito da LVenture Group e da Elis, che investiranno assieme a Cdp Venture Capital Sgr nelle startup selezionate. Ciascuna startup selezionata parteciperà ad un percorso di accelerazione della durata di 5 mesi, con il supporto di mentor, di corporate partner del progetto e di investitori selezionati.

La call per la selezione delle startup e delle Pmi innovative sarà aperta a partire dal 14 aprile 2021 sul sito dell’Acceleratore Zero.

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