Nuovo boom del Bitcoin, che nelle ultime ore è salito di oltre +4% al nuovo record storico di 62.718 dollari, stando ai dati di Coin Metrics. I buy spiegano la crescita con l’imminente debutto sul mercato di Coinbase, la società che gestisce la piattaforma dove è possibile scambiare tutte le criptovalute che hanno corso legale in 32 paesi del mondo. Chi investe nel cripto universo considera Coinbase una pietra miliare per gli asset digitali.
Il valore del Bitcoin è salito di ben +116% dal minimo dell’anno, testato lo scorso 4 gennaio, a 27,734 dollari. La soglia dei 60.000 dollari è stata toccata per la prima volta lo scorso 13 marzo, quando la moneta digitale è volata fino al record assoluto di 61.781,83 sulla piattaforma Bitstamp.
Il debutto di Coinbase
Mercoledì 14 aprile sarà il giorno in cui Coinbase sbarcherà a Wall Street con il suo debutto sul Nasdaq. La piattaforma per lo scambio di criptomonete, che raccoglie quelle che hanno corso legale in 32 Paesi su scala internazionale, potrebbe aprire la strada per la borsa anche ad altri giganti del settore, come Kraken, startup che oggi è la quarta piattaforma di scambio di criptovalute su scala mondiale, con i suoi oltre 6 milioni di clienti.
A poche ore dalla quotazione, però, gli analisti non sono concordi sui numeri: meno di un mese fa Cnbc prevedeva una capitalizzazione di 68 miliardi di dollari per Coinbase, eseguendo il calcolo in base al prezzo medio delle azioni ponderato per i volumi scambiati (VWAP) che è stato riportato nel prospetto S-1, ma da allora le cifre hanno iniziato a oscillare, e le punte della forbice ad allargarsi. Secondo New Constructs, società di ricerca sugli investimenti, la valutazione della piattaforma dovrebbe essere di 18,9 miliardi di dollari, ma Delphi Digital, gruppo di ricerca sugli asset digitali, calcola una capitalizzazione molto più alta, tra 160 e 230 miliardi. Tra loro si piazza la società di brokeraggio DA Davidson, che prevede una capitalizzazione di 90 miliardi.
Secondo l’analisi di Coindesk la possibilità che Coinbase riesca a mantenere una valutazione elevata dipenderà essenzialmente dalla sua capacità di attrarre milioni di nuovi utenti, che nel quarto trimestre 2020 hanno toccato quota 43 milioni, per arrivare a 56 milioni a fine marzo 2021.
La strada scelta per portare in borsa Coinbase non è però l’Ipo, ma la quotazione diretta. Il cosiddetto “direct listing”, che prevede la quotazione delle azioni senza aver individuato in anticipo i sottoscrittori. Si tratta della stessa scelta fatta a suo tempo da Spotify, Roblox, Slack e Palantir, ma nel listino del New York Stock Exchange. Il primato di Coinbase sarà dunque quello di essere la prima quotazione diretta sul Nasdaq. Con la quotazione diretta, Coinbase potrebbe arrivare a mettere sul mercato quasi 115 milioni di azioni ordinarie di Classe A.