Il governo rinnova l’impegno per la lotta all’evasione, considerata un obiettivo prioritario, e punta a semplificare regole e adempimenti “al fine di instaurare un nuovo ‘patto’ con i contribuenti”. È la linea indicata nel Def in cui si specifica che il contrasto all’evasione fiscale “sarà, inoltre, perseguito anche agevolando, estendendo e potenziando i pagamenti elettronici e riducendo drasticamente i costi delle transazioni cashless”.
Agendo contemporaneamente sulle due leve a disposizione – azioni di policy ed efficientamento delle performance dell’Amministrazione finanziaria – sarà possibile aggredire, e auspicabilmente ridurre, il tax gap, precisa il Documento in un focus dedicato al tema. Il governo ricorda quindi che l’approvazione da parte della Commissione Europea del Pnrr “è subordinata” all’adozione di riforme strutturali, in linea con le Raccomandazioni approvate dal Consiglio.
Per l’Italia la prima Raccomandazione sulla politica fiscale prevede proprio di “contrastare l’evasione fiscale, in particolare nella forma dell’omessa fatturazione, potenziando i pagamenti elettronici obbligatori anche mediante un abbassamento dei limiti legali per i pagamenti in contanti”.
Per contrastare l’omessa fatturazione e, quindi, la cosiddetta ‘evasione con consenso’, “appare necessario”, si legge nel Documento, incentivare l’emersione di base imponibile attraverso un “contrasto di interessi” tra la parte acquirente e la parte venditrice. A livello microeconomico, l’acquirente è incentivato a richiedere la fattura, la ricevuta fiscale o lo scontrino al venditore in presenza di appropriati incentivi in grado di stimolare l’emersione di base imponibile e di garantire un equilibrio a prova di collusione.
In linea con questi obiettivi, il Piano Italia Cashless ha introdotto meccanismi premiali probabilistici, come la lotteria degli scontrini. A livello macroeconomico, è stato invece introdotto il principio della cosiddetta “restituzione ai contribuenti onesti” delle risorse ottenute attraverso il miglioramento della tax compliance.
La Legge di Bilancio ha infatti istituito un nuovo “Fondo” speciale che verrà alimentato con le (eventuali) entrate generate dal miglioramento dell’adempimento spontaneo dei contribuenti e che potrà essere destinato al finanziamento di interventi di riduzione della pressione fiscale. “Si tratta – conclude il Def – di una novità di rilievo che crea un collegamento diretto tra il recupero di entrate derivante dal contrasto all’evasione e la diminuzione del carico fiscale sui contribuenti onesti”.