Convocare con urgenza un tavolo con le piccole e medie imprese della filiera del digitale: questa la richiesta di Assoprovider, associazione che rappresenta circa 250 realtà, al ministro per la Transizione digitale Vittorio Colao. In una lettera l’associazione chiede di poter sottoporre al ministro una serie di proposte “per una utilizzazione efficiente dello spettro elettromagnetico per le connessioni punto-punto di backhauling, che consentirebbero ai nostri associati, ed a tutti i cittadini di poter incrementare la capacita trasmissiva proprio nelle zone in digital divide”, sulle quali proprio Colao ha acceso i riflettori annunciando la connettività ultrabroadband per il 100% degli italiani al 2026.
“Da anni chiediamo che vengano adottati provvedimenti senza alcun costo pubblico e che nel giro di poche settimane-mesi potrebbero portare un immediato sollievo a tutte le attività digitali (Dad, smart working, etc.) essenziali in questo periodo pandemico”, si legge nella lettera di Assoprovider.
“Gli attori che rappresentiamo nel loro complesso hanno dimostrato con i risultati degli ultimi dieci anni di avere a cuore il benessere “digitale” dei cittadini, riuscendo a operare con successo nelle zone digital divide (aree bianche) con le proprie esclusive forze, senza alcun aiuto economico pubblico. Vorremmo dunque condividere con lei, Signor Ministro, un approccio metodologico che permetterebbe di infrastrutturare celermente le aree a fallimento di mercato di questo Paese riducendo nel contempo al minimo indispensabile l’aiuto economico pubblico”.