La spesa globale in servizi di public cloud da parte degli utenti finali crescerà del 23,1% nel 2021 per un totale di 332,3 miliardi di dollari. Nel 2020 la spesa si è attestata a 270 miliardi. È quanto si legge nelle nuove previsioni di Gartner.
“Gli eventi dello scorso anno hanno permesso ai Cio di superare ogni riluttanza della loro azienda a spostare carichi di lavoro mission-critical da infrastruttura on-premise al cloud“, commenta Sid Nag, research vice president di Gartner. “Ma anche senza la pandemia ci sarebbe una flessione della domanda per i data center”.
“Le tecnologie emergenti come containerizzazione, virtualizzazione e edge computing stanno entrando nel mainstream e fanno aumentare la spesa nel cloud”, prosegue l’analista. “In breve, la pandemia ha agito da moltiplicatore dell’interesse dei Cio nel cloud”.
Boom per IaaS e Desktop-as-a-service
Nonostante la crisi macroeconomica i prodotti che supportano o forniscono i servizi di cloud pubblico vivono un’eccezionale crescita, sottolinea Gartner. L’offerta software as a service (SaaS) resta il segmento di mercato più grande e, secondo le previsioni dei ricercatori, raggiungerà un valore di 122,6 miliardi di dollari nel 2021 (contro 102,7 miliardi nel 2020). Uno dei motori della crescita è la domanda di applicazioni modulari che richiedono diversi tipi di SaaS experience.
Cresceranno a tassi ancora maggiori i segmenti dell’infrastructure-as-a-service (IaaS) e del desktop-as-a-service (DaaS), rispettivamente +38,5% (82 miliardi di dollari) e +67,7% (2 miliardi). Queste aree si sviluppano sotto la spinta delle organizzazioni a scalare l’infrastruttura che supporta la migrazione nel cloud di workload complessi e le esigenze di una forza lavoro ibrida, che lavora in parte in sede in parte da remoto.
Nel contesto della pandemia le applicazioni basate su SaaS assumono nuova rilevanza. Per esempio nella produzione e distribuzione di massa di vaccini contro il Covid-19, queste applicazioni abilitano funzionalità essenziali come l’automazione e la gestione delle supply chain.
Il futuro del cloud: “collante” tra più tecnologie, anche il 5G
“È importante mettere in evidenza che l’uso e l’adozione del cloud che ha portato vantaggi alle imprese durante la crisi sanitaria non avranno le stesse caratteristiche nei prossimi anni”, afferma Nag. “Evolverà ulteriormente per abilitare casi d’uso che vanno oltre la migrazione di infrastrutture e applicazioni nel cloud e che uniscono invece il cloud con tecnologie come intelligenza artificiale, Internet of things, 5G e altro ancora”.
Secondo il ricercatore il cloud farà da “collante” tra molte altre tecnologie di cui Cio vorranno potenziare l’adozione in azienda. “Ciò permetterà loro di avanzare nel futuro affrontando casi d’uso più complessi o nuovi. Sarà un mercato a dir poco disruptive”, conclude Nag.