Visti i profondi cambiamenti tecnologici e di mercato che interessano il comparto radiotelevisivo nazionale e locale nel passaggio al sistema digitale di II generazione, il Dvbt-2 (qui la Guida di Corcom per sapere come funziona), il consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) ha approvato l’aggiornamento del Piano di numerazione automatica dei canali (Piano Lcn) per la televisione digitale terrestre, destinato ad operare a partire dal 2022.
Il provvedimento, adottato al fine di assicurare la semplicità d’uso del sistema di ordinamento automatico dei canali nonché per garantire il rispetto delle abitudini e preferenze degli utenti, ha comunque confermato la ripartizione e la struttura degli archi di numerazione così come consolidata nel decennio di applicazione del precedente Piano.
Gli archi di numerazione
In questa prospettiva, con riferimento alle numerazioni pregiate del I arco (i numeri da 0 a 99), sono stati confermati gli spazi sia per l’emittenza nazionale nonché assicurati quelli per l’emittenza locale di qualità e legata al territorio (numeri da 10 a 19 e da 71 a 99). Inoltre, in attuazione delle disposizioni normative, sono stati riservati ai consorzi e alle intese di emittenti locali – che intendono diffondere la medesima programmazione su più aree del territorio nazionale con la stessa numerazione – i numeri da 71 a 74 nel I arco di numerazione e da 171 a174 nel II arco di numerazione.
Con questo provvedimento si concludono gli interventi affidati ad Agcom dalle leggi di bilancio 2018 e 2019 diretti a fornire un quadro di regole certo e stabile per la gestione ordinata del riassetto del sistema radiotelevisivo conseguente al cosiddetto refarming della banda a 700 MhZ destinato a concludersi entro il 30 giugno del 2022.
La soddisfazione di Confindustria Radio Tv
“Agcom ha saputo svolgere un ottimo lavoro, ancorato all’effettiva realtà del comparto televisivo locale e che guarda con grande lucidità e competenza al mercato che verrà a seguito del Refarming della banda 700 – afferma il presidente dell’Associazione Tv locali di Confindustria Radio tv, Maurizio Giunco -. In un momento durante il quale i fornitori di servizi media locali sono costretti a navigare a vista senza alcuna certezza riguardo alle modalità ed alle tempistiche del programmato switch off, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha elaborato un piano che tiene conto dell’esigenze dell’intero comparto e, nello stesso tempo, capace di riconoscere il lavoro ed il ruolo delle emittenti informative maggiormente radicate sul territorio”.
“Condividiamo pienamente i criteri di valutazione e le relative modalità di calcolo e di assegnazione, declinati dal D.p.r. 146, – continua Giunco – che rappresentano gli unici parametri oggettivi per misurare la qualità della programmazione e le preferenze degli utenti. Con l’aggiornamento del Piano di numerazione automatica, Agcom ha aggiunto un importante tassello al processo di Refarming, ora la partita è tutta del Mise“.