TikTok apre il primo Centro di trasparenza e responsabilità europeo: avrà sede in Irlanda e sarà completamente operativo – secondo le stime della società – entro il 2022, ma le visite potranno iniziare già da giugno di quest’anno. Il Centro rappresenta un ulteriore passo avanti nella direzione intrapresa da TikTok verso una maggiore trasparenza dopo le tante critiche e denunce sulla app dei video brevi amata soprattutto dai giovanissimi.
Una volta operativo, il Centro potrà essere visitato dagli esperti del settore, che avranno l’opportunità di vedere di persona le modalità in cui viene gestito il compito di assicurare la sicurezza, la protezione dei dati e la privacy della community di TikTok, ha annunciato in un blogpost Cormac Keenan, Head of trust and safety di TikTok..
La società di proprietà della cinese ByteDance ha già aperto il suo primo Centro di trasparenza e responsabilità negli Stati Uniti a luglio 2020. Quello irlandese è il primo per l’Europa.
“Continuare a meritarci” la fiducia degli europei
“Fin da quando siamo arrivati in Europa, ci ha sempre colpito molto che così tante persone scelgano la nostra piattaforma per divertirsi in allegria. Sono oltre 100 milioni gli utenti europei attivi ogni mese su TikTok e il compito dei nostri team è quello di continuare a meritarci la loro fiducia, quella delle istituzioni e dell’opinione pubblica in generale”, scrive Keenan nel blogpost. “Un aspetto importante di questo impegno è aiutare le persone a comprendere meglio il nostro lavoro e a questo scopo per noi è essenziale essere trasparenti su come operiamo dietro le quinte”.
Grazie alla possibilità di vedere direttamente come TikTok opera, gli esperti che visiteranno il Centro di trasparenza e responsabilità europeo avranno anche la possibilità di approfondire i sistemi di moderazione, processi e policy della società. In particolare potranno scoprire come TikTok utilizza la tecnologia per proteggere la sua community; come i team di moderazione vengono formati a prendere decisioni sui contenuti sulla base delle policy previste dalle Linee guida della community e a rilevare potenziali violazioni delle nostre policy anche tramite strumenti tecnologici; e come TikTok si assicura che i contenuti consentiti sulla piattaforma siano in linea con i suoi valori.
Oltre alla moderazione dei contenuti, il Centro offrirà informazioni dettagliate sulla tecnologia di TikTok che stabilisce i contenuti suggeriti e l’impegno della società verso la protezione dei dati, la privacy e la sicurezza.
Al centro causa delle restrizioni legate al Covid-19 inizialmente il Centro opererà in modalità virtuale e virtuali saranno anche le prime visite, a cui sarà possibile accedere a partire da giugno di quest’anno.
La denuncia del Beuc: “Termini d’uso poco chiari”
A febbraio scorso il Beuc, l’Ufficio europeo delle Unioni di consumatori che rappresenta oltre 40 associazioni di difesa dei consumatori in Europa, ha annunciato di avere depositato una denuncia contro il social TikTok, accusato di sfruttare i diritti e i dati degli utenti, molto spesso giovanissimi.
“I termini per l’utilizzo del social non sono chiari, anzi sono ambigui e favoriscono TikTok a scapito dei suoi utenti. Le linee guida sul copyright sono altrettanto ingiuste in quanto danno a TikTok un diritto irrevocabile di utilizzare, distribuire e riprodurre i video pubblicati dagli utenti, senza compenso”, si legge nel documento.
Il Beuc ha inoltre sottolineato che le policy attraverso cui la società consente agli utenti di acquistare monete da utilizzare per fare regali virtuali alle celebrità di TikTok di cui gradiscono le performance contengono clausole ingiuste e pratiche fuorvianti.
Il Beuc ha chiesto alla Commissione europea di lanciare un’inchiesta sulle pratiche seguite dalla piattaforma social.
A metà gennaio TikTok ha ristretto i parametri di confidenzialità dei suoi utenti tra i 13 e i 15 anni, dopo che alcuni osservatori avevano accusato l’algoritmo su cui si basa di favorire l’accesso a video a sfondo sessuale. A loro volta le autorità italiane hanno bloccato a fine gennaio l’accesso alla rete degli utenti di cui non è stato possibile accertare l’età dopo la terribile vicenda della bambina di dieci anni di Palermo morta a causa di un ‘gioco’ ispirato dalle attività svolte sul social.
Secondo il Beuc TikTok “non riesce a proteggere” i giovani e presenta carenze nella protezione contro la pubblicità nascosta e i contenuti “potenzialmente pericolosi”.
“Siamo sempre aperti a recepire suggerimenti per migliorare, e abbiamo contattato Beuc in quanto saremmo lieti di un incontro per ascoltare le loro preoccupazioni”, ha replicato un portavoce di TikTok citato da Reuters. La società ha affermato di aver sviluppato un riepilogo in-app delle sue policy per rendere più facile agli adolescenti la comprensione dell’approccio della piattaforma alla privacy.