Le grandi manovre della campagna elettorale negli Stati Uniti non frenano lo sviluppo di strategie per l’innovazione. La Federal Communication Commission spinge per mettere al voto già dal 28 settembre un piano che punta a far vendere alle Tv le quote di spettro inutilizzato. Il numero uno dell’agenzia, Julius Genachowski, ha dato il via all’elaborazione di regole per un’asta che potrebbe aver luogo nel 2014. Si tratterebbe della più grossa asta dopo quella del 2008 che ha fatto incassare alle casse Usa circa 20 miliardi di dollari. L’operazione, che fa parte del National Broadband Plan, ha riscosso l’immediata approvazione della Consumer Electronics Association di Washington. Più tiepido l’appoggio dei broadcaster, mentre i grandi operatori spingono perché non vengano messi tetti alla quantità di spettro acquisibile.
Una strategia che in qualche modo richiama quanto richiesto pochi giorni fa dalla Commissione Ue che suggerisce agli Stati membri di ottimizzare lo spettro radio incentivando la condivisione di frequenze non utilizzate.
“Per assicurare innovazione nella banda larga mobile – ha detto Genachowski in un comunicato – dobbiamo implementare più strategie: liberare più spettro sia per il suo utilizzo sotto licenza che per servizi senza licenza come il wi-fi; aumentare velocità, capacità e copertura di Internet mobile. Il tutto, in modo da assicurare che la nostra infrastruttura invisibile per l’innovazione mobile possa incontrare la domanda del 21esimo secolo”.