Pandemia da Covid ed elezioni Usa. Twitter deve soprattutto a questi fattori l’incredibile crescita fatta registrare nel corso del 2020, sulla quale l’azienda ha acceso i riflettori durante la presentazione dei dati relativi al primo trimestre 2021. Secondo quanto riferito, nell’anno dell’emergenza sanitaria l’azienda di Jack Dorsey ha registrato un aumento di circa il 20% di iscritti rispetto all’anno precedente: da 166 milioni circa 199 milioni attivi ogni giorno. Un boom che ha investito soprattutto l’extra-Usa: gli utenti attivi quotidiani esterni agli Stati Uniti sono infatti passati da 133 milioni, nel primo trimestre del 2020, a 162 milioni, nel primo del 2021 (un aumento del 22%). La tendenza, sospinta negli Usa anche dalle elezioni, ha avuto importanti effetti finanziari: le entrate del primo trimestre sono state pari a 1,04 miliardi di dollari, in crescita del 28% su base annua, e l’utile netto di 68 milioni. Il tutto mentre solo un anno fa Twitter perdeva 8 milioni di dollari.
Eppure il social cinguettante non esulta. Secondo quanto riferito dall’azienda agli investitori, l’aumento nell’uso della piattaforma social potrebbe essere difficile da mantenere nel lungo periodo. Possibile risultato è che la crescita si areni a un livello di poco superiore al 10%, anno su anno, per il resto del 2021, con il dato più debole atteso per il trimestre attuale.
Da gennaio a marzo ricavi a +28%, introiti pubblicitari a +32%
Entrando nel dettaglio dei dati relativi al primo trimestre, in questo periodo il numero di utenti giornalieri è aumentato del 3,6% a 199 milioni rispetto al trimestre precedente, contro attese per 199,5 milioni di utenti, e del 20% rispetto a un anno prima. Twitter ha registrato un utile di 68 milioni, o 8 centesimi per azione, su ricavi di 1,04 miliardi (+28%), in rialzo dal -0,01 dollari su 807,6 milioni di un anno prima. Gli analisti attendevano una perdita di 2 centesimi su ricavi di 1,03 miliardi. I ricavi pubblicitari sono cresciuti del 32% anno su anno a 899 milioni di dollari.
All’inizio del trimestre, la società ha vietato l’uso della piattaforma all’allora presidente statunitense Donald Trump, il cui uso continuo di Twitter aveva aumentato anche la diffusione e la fama dello stesso social; allo stesso tempo, l’ingombrante e continua presenza di Trump aveva contribuito a una polarizzazione sulla piattaforma che aveva allontanato molti utenti. Nel secondo trimestre, Twitter si aspetta ricavi tra i tra i 980 milioni e l’1,08 miliardi, contro attese degli esperti, in media, per 1,06 miliardi. Nell’after-hours, dopo la pubblicazione dei conti, il titolo di Twitter ha perso l’11%.