Il tasso di penetrazione della telefonia mobile a livello globale ha raggiunto nel secondo trimestre 2012 quota 89% (129% in Europa occidentale) per un totale di 6,3 miliardi di sottoscrizioni alla telefonia mobile, pari a 4,3 miliardi di abbonati. A dirlo lo studio “Traffic and Market Report” di Ericsson secondo cui la crescita è trainata da India e Cina che costituiscono circa il 40% delle nuove 140 milioni di sottoscrizioni nel secondo trimestre 2012.
Le nuove rilevazioni Ericsson evidenziano come anche le sottoscrizioni alla banda larga mobile siano in costante aumento, attestandosi attualmente intorno ai 1,2 miliardi, a conferma di come la mobilità sia diventata una tendenza ormai consolidata, guidata dal bisogno delle persone di essere connesse sempre e ovunque e dall’utilizzo di video, servizi cloud e internet.
Altro trend distintivo dell’evoluzione del mercato delle comunicazioni è la continua crescita del traffico dati mobile – è raddoppiato tra il secondo trimestre 2011 e il secondo trimestre 2012 – trainato dai contenuti video fruiti sempre più spesso in mobilità attraverso gli smartphone, che rappresentano il 40% del totale dei telefoni cellulari acquistati nel secondo trimestre 2012.
“Oggi, la gente vede l’accesso a Internet come un requisito indispensabile per qualsiasi dispositivo – spiega Douglas Gilstrap senior Vp e head of Strategy di Ericsson – Il risultato di questa mentalità è la crescente domanda di banda larga mobile e l’aumento del traffico dati. Gli operatori riconoscono questa opportunità di business e mirano a favorirne la crescita, fornendo una migliore user experience ad elevate velocità di dati attraverso reti ad alta capacità. Oggi, circa il 75% delle reti Hspa in tutto il mondo sono stati aggiornate a una velocità massima di 7,2 Mbps o più e circa il 40% è stato aggiornato a 21 Mbps “.
Ericsson prevede, inoltre, che entro il 2017 metà della popolazione mondiale sarà coperto da Lte/4G mentre gli abbonamenti smartphone raggiungeranno quita circa tre miliardi di euro nel 2017 rispetto a 700 milioni nel 2011.