Intelligenza artificiale strategica per la tax compliance e la lotta all’evasione. In audizione davanti alla commissione sull’Anagrafe Tributaria, il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, ha evidenziato il ruolo strategico delle tecnologie per innovare il fisco e renderlo più equo ed efficiente.
“L’innovazione tecnologica e l’ampliamento delle attuali conoscenze nell’ambito della disciplina dell’analisi dei dati rivestono una valenza strategica per l’Agenzia, in quanto favoriscono l’incremento dell’efficienza ed efficacia dei processi di contrasto all’evasione e della promozione della tax compliance, la riduzione della spesa pubblica e una più ricca offerta di servizi digitali ai cittadini – ha spiegato – La progressiva digitalizzazione dei flussi informativi ha consentito all’Agenzia di affinare i criteri e le modalità di selezione dei soggetti da sottoporre a controllo, privilegiando un modello di azione che mira a prevenire i rischi di evasione ed elusione, piuttosto che a tentare di reprimerli ex post, e a incentivare l’adempimento spontaneo degli obblighi tributari da parte dei contribuenti, con conseguenti effetti positivi sul gettito complessivamente recuperato a tassazione”.
L’Agenzia delle Entrate ha anche messo in atto “progetti gestiti a livello centrale finalizzati a rendere più efficiente il trattamento delle informazioni oggetto di scambio internazionale mediante l’applicazione di strumenti di automazione e intelligenza artificiale. In particolare, l’Agenzia si è dotata di strumenti di analisi integrata dei dati e reportistica, di software di programmazione e sviluppo per l’analisi di dati statistici, nonché di software per l’analisi relazionale”.
Proprio sull’importanza dei dati si è concentrata larga parte dell’audizione del numero uno dell’Agenzia. Secondo Ruffini, infatti, “la riforma del Fisco, sfruttando le potenzialità dall’innovazione tecnologica, deve puntare alla massima valorizzazione del patrimonio informativo disponibile, attraverso un esteso utilizzo e una piena interoperabilità delle banche dati, nel rispetto della normativa sulla protezione dei dati personali, alla semplificazione degli adempimenti per i cittadini e le imprese e alla digitalizzazione dei servizi”.
Inoltre la semplificazione degli adempimenti e la digitalizzazione dei servizi, oltre a incrementare l’efficienza del Sistema Paese, hanno innegabili effetti positivi sulla tax compliance, favorendo comportamenti corretti da parte dei contribuenti e migliorando la costante cooperazione tra le parti del rapporto tributario: cittadini, imprese, intermediari e Amministrazione finanziaria”.
Precompilata Iva da luglio 2021
“Nell’ambito della semplificazione dei servizi, a partire dalle operazioni effettuate dal primo luglio 2021 – ha poi annunciato – saranno messe a disposizione in un’area web dedicata del portale Fatture e corrispettivi, per una platea sperimentale dei soggetti passivi Iva, le bozze dei documenti precompilati Iva, ossia i registri delle fatture emesse e degli acquisti e le comunicazioni delle liquidazioni periodiche Iva”.
Il manager ha puntualizzato che a partire dalle operazioni effettuate dal primo gennaio 2022 sarà messa a disposizione anche la dichiarazione annuale Iva. I soggetti che rientrano nella platea, o i loro intermediari in possesso della delega per i servizi di fatturazione elettronica, potranno accedere in prima battuta alle bozze dei registri Iva mensili. Se le bozze sono complete (o successivamente alla loro integrazione per annotare tutte le operazioni effettuate nel periodo), il contribuente può procedere a convalidare i registri e con tale operazione non sarà obbligato alla tenuta dei registri Iva mensili convalidati, che saranno memorizzati dall’Agenzia. In alternativa all’utilizzo diretto delle bozze presenti nell’applicativo web, al fine di poter sfruttare le informazioni a disposizione dell’Agenzia e agevolare i propri adempimenti tributari, il soggetto Iva o il suo intermediario potrà estrarre le bozze e importarle nei propri applicativi oppure utilizzarle per un confronto con i dati dei propri registri.
In aggiunta, nel corso, “del 2021 sarà reso disponibile un nuovo servizio web di precompilazione e invio della dichiarazione di successione e domanda di volture catastali. Il cittadino potrà fruire della nuova applicazione accedendo con le proprie credenziali nell’area autenticata del portale dei servizi dell’Agenzia delle entrate. Con il nuovo applicativo sarà offerto il servizio di precompilazione di diversi dati, tra cui quelli degli immobili intestati al defunto, ricavati dalla relativa banca dati del catasto”.
I dati sull’invio della dichiarazione precompilata
Nel 2020 sono state trasmesse quasi un miliardo di informazioni all’anagrafe tributaria. “Con l’introduzione della dichiarazione precompilata – ha evidenziato – si è invertito il paradigma secondo il quale il cittadino autodichiara i propri redditi e i propri oneri detraibili e deducibili e l’Agenzia, a distanza di tempo, li controlla sulla base di dati inviati da una pluralità di soggetti terzi all’Anagrafe tributaria (nel 2020 sono state trasmesse quasi 1 miliardo di informazioni). I dati che prima venivano utilizzati per l’attività di controllo ora vengono adoperati per precompilare la dichiarazione e proporla al contribuente per accettarla o modificarla, direttamente o tramite un caf o un professionista”, spiega.
“Nel 2020 circa 3,8 milioni di contribuenti hanno inviato la dichiarazione direttamente utilizzando la procedura disponibile sul sito internet dell’Agenzia delle entrate”, ha reso noto Ruffini.
“Dal 10 maggio 2021 i cittadini potranno visualizzare il modello 730 precompilato per i redditi 2020, caratterizzato da una maggiore quantità di dati precompilati in relazione ad alcune tipologie di spese detraibili, come le spese per istruzione scolastica, ai quali si aggiungono gli oneri e le spese già presenti negli scorsi anni. Anche quest’anno sarà possibile compilare in modalità – ha concluso – i dati relativi agli oneri detraibili e deducibili da indicare nel quadro E del modello 730, anche con riferimento alle spese sostenute per i familiari a carico”.