Sarà battezzata ufficialmente nel secondo semestre 2021 ed entro la fine dell’anno la prima piattaforma che permetterà di digitalizzare le fideiussioni in ambito bancario e assicurativo grazie alla tecnologia Dlt. Ad annunciarlo in una nota Cetif, Sia e Reply, i tre promotori del progetto “Fideiussioni digitali” a cui hanno partecipato anche Banca d’Italia, Ivass e Guardia di Finanza.
La fase pilota dell’iniziativa si è appena conclusa: alla sperimentazione – realizzata all’interno di una “Sandbox” con la supervisione di un Comitato Scientifico composto dai rappresentanti di Authority, realtà pubbliche e private – hanno partecipato oltre 50 operatori e sono stati gestiti più di 350 contratti in quattro mesi con somme garantite tra 10mila euro e 1,4 milioni di euro e un importo medio di 275mila euro. E secondo stime forniti dai partecipanti, l’utilizzo della blockchain e della tecnologia Dlt può portare ad una riduzione delle frodi di circa il 30% e dei costi operativi dal 10% a oltre il 50%, a seconda del numero di operazioni transate.
Fra gli altri benefici emersi nel corso della fase test sono stati indicati: la riduzione dei costi derivante dalla dematerializzazione dei documenti; l’incremento della trasparenza e della certezza informativa durante tutto il processo di gestione della fideiussione, legate alla maggiore condivisione delle informazioni; la maggiore efficienza nella gestione dello svincolo della fideiussione e la conseguente disponibilità in tempi ridotti di linee di credito da destinare alla partecipazione a nuovi bandi di gara.
Sulla base dell’efficacia della sperimentazione e delle valutazioni positive dei partecipanti – che rappresentano i principali attori nella gestione delle fideiussioni in Italia – sono state avviate – si annuncia nella nota congiunta – ulteriori attività di perfezionamento tecnologico, funzionale e regolatorio con l’obiettivo di rendere la piattaforma pienamente operativa e disponibile sul mercato nel secondo semestre 2021.