Elon Musk fa marcia indietro sul Bitcoin: dopo aver annunciato la possibilità di pagare con la criptovaluta le supercar Tesla, l’imprenditore miliardario ha annunciato in un tweet che il progetto è stato scartato. Musk si è detto preoccupato dagli impatti ambientali dell’attività di mining, che richiede grandi risorse computazionali e, quindi, energia elettrica.
Il ceo di Tesla ha aggiunto che tornerà ad accettare i pagamenti in Bitcon “nel momento in cui ci sarà una transizione dal mining a una forma di energia più sostenibile”.
Ma intanto la perdita di entusiasmo per le criptovalute da parte di Musk costa caro alle monete digitali: il valore del Bitcoin e dell altre criptovalute, come Ether e Ripple, è crollato.
Il Bitcoin è affondato di oltre l’11%, scivolando attorno a 50.854 dollari. L’Ethereum ha perso quasi il 9%, il Ripple circa il 10%.
Bitcoin sull’altalena dopo gli annunci di Musk
Il Bitcoin ha vissuto negli scorsi mesi una forte ripresa, alimentata anche dall’annuncio di Musk sulla possibilità di comprare le Tesla usando la moneta virtuale più nota. A fine marzo il Bitcoin ha sfiorato i 59.000 dollari. Nel mese di aprile le fluttuazioni sono state ampie, nella forchetta compresa tra 50.000 e 60.000 dollari. Ma, nonostante le altalene, per la moneta virtuale si era consolidato un trend positivo, dopo i crolli degli ultimi due anni.
Musk ha avuto un ruolo in questa ripresa del Bitcoin. A febbraio l’imprenditore ha annunciato che Tesla aveva investito 1,5 miliardi di dollari in Bitcoin “per dare più flessibilità, diversificare e massimizzare i ritorni del proprio capitale”.
L’investimento doveva servire al costruttore di auto elettriche come base di liquidità nel momento in cui avrebbe iniziato ad accettare i pagamenti in criptovaluta. Musk si era definito allora un “sostenitore del Bitcoin”; aveva aggiunto l’hashtag #bitcoin alla propria bio su Twitter e postato sul social alcuni interventi che di fatto incoraggiavano gli utenti ad acquistare criptovalute.
Da febbraio il “tesoretto” di Bitcoin di Tesla ha aumentato il suo valore fino a 2,5 miliardi di dollari. Tesla ha anche registrato un guadagno netto di 101 milioni di dollari dalla vendita di bitcoin nel primo trimestre 2021.
Facebook riporta Libra in America: sarà legata al dollaro Usa
Ancora sul fronte fintech, Facebook continua a rimodulare il suo progetto per creare la propria valuta digitale. Dopo l’annuncio della criptovaluta Libra, tramite un consorzio con sede in Svizzera, l’azienda di Mark Zuckerberg è stata bersagliata dagli altolà dei regolatori. Il progetto si è di conseguenza fermato, tra un fuggi-fuggi di partner e un difficile confronto con le autorità finanziarie.
A dicembre scorso Facebook ha cercato di rimettere in moto l’iniziativa cambiandone il nome da Libra in Diem per sottolineare l’indipendenza del progetto e ottenere l’approvazione dei regolatori e delle banche centrali, preoccupate dai rischi per la stabilità finanziaria e la privacy.
Ora il progetto, guidato dalla Diem Association, ha assunto una nuova connotazione: tornerà in America, avrà dimensioni più piccole e legherà la nuova criptovaluta al dollaro Usa (come già avevano anticipato alcuni media americani).
La Diem Association, che include Facebook e altre 25 aziende, ha siglato una partnership negli Usa con Silvergate Capital per l’emissione di una stablecoin legata al dollaro. Diem ha anche nel frattempo ritirato la domanda presentata alle autorità finanziarie svizzere per ottenere la licenza di gestione di un sistema di pagamento. L’autorizzazione non era mai arrivata.