“Per affrontare le sfide del 5G la consapevolezza del mezzo e la continua evoluzione tecnologica non sono sufficienti, servono competenze e regole nuove: bisogna lavorare sulla crescita delle persone all’interno delle aziende e delle Pubbliche amministrazioni per dotarle di un digital mindset”. L’ha detto Luca Monti, 5G & Iot Project Director di WindTre, durante l’evento online “Il 5G alla prova dei fatti, quanto vale la partita italiana”, il secondo appuntamento dell’edizione 2021 di Telco per l’Italia.
Una trasformazione olistica
WindTre sta raccogliendo i frutti del consolidamento del suo network. “Come sappiamo tutti, è soltanto l’inizio di un processo ampio, ha spiegato Monti, con interventi che richiedono tempo. E soprattutto richiedono le giuste competenze. Ecco perché ci stiamo interrogando su come favorire una trasformazione olistica, capace di coinvolgere clienti, aziende, pubblica amministrazione e cittadini. C’è bisogno di nuovi servizi e di nuove regole, che sappiano tradurre la capacità progettuale in fatti. L’espressione Smart city, per esempio, è molto evocativa, ma è ancora una visione. Per tradurla in realtà serve una ulteriore presa di coscienza da parte della Pa. La crescita può avvenire solo attraverso l’integrazione, la capacità di mettere insieme progetti, sistemi, aziende. La parola partnership forse è abusata, ma è tutta lì la vera sfida”.
Il tema delle partnership
Coerentemente con questa convinzione, WindTre ha preso parte a progetti innovativi come, per esempio, Smart5Grid, nell’ambito del programma europeo Horizon, e lo use case che punta a sviluppare una gestione dei diritti d’autore su reti 5G tramite blockchain, in collaborazione con Siae. “Va creato un anello di congiunzione tra le esigenze del territorio e i processi di technology transfer verso le Pmi”, ha aggiunto Monti. “In questo senso il ruolo delle telco come partner delle piccole e medie imprese sarà sempre più importante. Non si tratta di competere con chi fa system integration, ma di dare vita a un modello di coopetition, mettendo – ancora una volta – a fattor comune le competenze necessarie a far evolvere la catena del valore del servizio. Il momento è cruciale. Se vogliamo sfruttare il massimo potenziale del 5G nel momento in cui la tecnologia sarà matura, dobbiamo seminare oggi per arrivare preparati domani”.