Cambia la lista delle aziende più profittevoli del mondo: la Forbes Global 2000 appena pubblicata, che inserisce le imprese globali quotate, premia le Tech companies. Apple e Microsoft sono ora sul podio, rispettivamente prima e seconda, sbalzando il colosso petrolifero Saudi Aramco in terza posizione. Alphabet, la capogruppo di Google, è settima.
Le aziende tecnologiche e dell’economia digitale beneficiano dei cambiamenti portati dalla pandemia e dai nuovi modi di lavorare e socializzare: smart working, piattaforme di comunicazione e condivisione, social media e intrattenimento online moltiplicano gli utili per le Big tech.
Profitti e capitalizzazione multimiliardari
I dati di Forbes sono relativi ai 12 mesi terminati il 16 aprile 2021. Apple ha 69,3 miliardi di dollari di profitti e una capitalizzazione di 2,2 trilioni di dollari. Microsoft ha utili per 51,3 miliardi e una capitalizzazione di 1,9 trilioni. Alphabet ha portato i suoi profitti a 40,3 miliardi di dollari e ha un valore di mercato di 1,5 trilioni.
Sono in lista, naturalmente, anche gli altri big che hanno beneficiato dell’accelerata digitalizzazione: Amazon (utili di 21,3 miliardi di dollari, capitalizzazione di mercato di 1,7 trilioni) e Facebook (29,1 miliardi di dollari e capitalizzazione di mercato di 870,5 miliardi).
La cinese Alibaba ha nel 2020 profitti per 23,3 miliardi di dollari e market cap di 657,5 miliardi; la connazionale Tencent totalizza utili per 23,3 miliardi per un valore di mercato di 773,8 miliardi di dollari.
Le Borse mondiali vicine al +50%
In generale, sottolinea Forbes, le grandi aziende globali hanno resistito ai colpi della crisi. L’andamento del mercato azionario ne è la dimostrazione: l’anno scorso, tenendo conto complessivamente delle prestazioni di tutte le Borse mondiali, è cresciuto del 48%.
Di conseguenza, anche se vendite e utili sono in calo nella lista delle Forbes Global 2000, gli asset e il valore di mercato totali sono in crescita. Inoltre, il valore minimo di mercato considerato per la lista 2021 è stato di 8,26 miliardi di dollari, anziché 5,27 miliardi come nel 2020.