Via libera del Cdm al recepimento direttiva Ue su Iva per e-commerce. Il Consiglio dei ministri ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo di recepimento degli articoli 2 e 3 della direttiva 2017/2455 del Consiglio del 5 dicembre 2017 in materia di imposta sul valore aggiunto per le prestazioni di servizi e le vendite a distanza di beni.
La normativa europea in materia fa parte del cosiddetto pacchetto “e-commerce”, che ha l’obiettivo di semplificare gli obblighi relativi all’imposta sul valore aggiunto (Iva) per le imprese impegnate nell’e-commerce transfrontaliero.
Tra le novità più rilevanti, il testo introduce la riduzione degli adempimenti per le microimprese di uno Stato membro che effettuano prestazioni occasionali in altri Stati membri entro la soglia dei 10 mila euro. Si stabilisce in particolare che la prestazione Iva resti imponibile nello Stato di appartenenza e non più in quello di destinazione. Al fine di assicurare l’effettiva riscossione dell’Iva sul commercio elettronico e di ridurre l’onere amministrativo per i venditori e i consumatori, si prevede il coinvolgimento nella riscossione dei soggetti che, attraverso le “piattaforme elettroniche”, facilitano le vendite a distanza intracomunitarie da parte di soggetti non stabiliti nell’Ue. Il testo tiene conto dei pareri espressi dalle competenti Commissioni parlamentari.