Nel Piano nazionale ripresa e resilienza larga parte degli interventi dedicati all’innovazione nel settore turistico sono dedicati ai boghi: per questo programma è stanziato circa 1 miliardo. Segno di come la ripartenza post Covid non può non tenere conto dello sviluppo di aree diverse da quelle urbane, che nell’anno della pandemia sono state protagoniste di interessanti evoluzioni. Sono stati sempte più gli italiani che hanno scekto di lavorare nei borghi mentre è crescita l’attenzione turistica.
Secondo i dati di Airbnb, la percentuale di notti prenotate è cresciuta dal 21% del 2019 al 37% di quest’anno. Altro trend che si riconferma è la ricerca di luoghi isolati e tranquilli: un break in montagna o in campagna sarebbe l’ideale per il 28% degli italiani. Un soggiorno a contatto con la natura sembra essere ciò che cercano molti italiani, il 30% degli intervistati pagherebbe fino al 10% in più per una sistemazione green. Per cavalcare questa tendenza e sensibilizzare ulteriormente gli italiani ad un’idea di viaggio rispettosa dei territori, Airbnb e Touring Club Italiano uniscono le forze in un’attività di sensibilizzazione nei confronti di una cultura di viaggio slow, che vedrà come prima attività quella della valorizzazione dei 252 borghi certificati con la Bandiera Arancione, lo storico riconoscimento di qualità turistico-ambientale conferito da Tci ai piccoli comuni dell’entroterra italiano che si distinguono per un’offerta di eccellenza, un’accoglienza di qualità e per una gestione sostenibile dell’ambiente.
L’obiettivo è far conoscere le potenzialità di Airbnb nei borghi Bandiera Arancione, illustrando l’opportunità di condividere alloggi e offrire esperienze in piattaforma. Attraverso lo strumento del seminario, in programma il 16 giugno, verranno alternati momenti verticali a sessioni laboratoriali di interazione e verrà fornita una linea di assistenza dedicata ai partecipanti. Per i borghi Bandiera Arancione verranno invitati proprietari di strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere, fornitori di servizi turistici (es. guide turistiche, noleggio attrezzature sportive, ecc.), produttori locali ed artigiani e i rappresentanti delle amministrazioni comunali.
In un secondo momento, verranno fatti incontrare la community di host Airbnb con la community di soci e socie volontarie del TCI per conoscersi e ispirarsi a vicenda, immaginando collaborazioni anche a livello locale. “Il 73% degli italiani ci ha raccontato che dopo la fine della pandemia vorra’ continuare a viaggiare verso località più remote e meno battute”, ha spiegato Giacomo Trovato, Country Manager di Airbnb Italia.
“Abbiamo assistito ad un aumento dell’offerta di alloggi in piattaforma nelle aree non urbane nel primo trimestre 2021 del 30% rispetto allo stesso periodo del 2019. Insieme agli amici di Tci speriamo di poter dare maggiori strumenti alle localita’ Bandiere Arancioni per cogliere quest’opportunità”, ha concluso Trovato.
“La valorizzazione dei borghi e delle mete dell’entroterra è tra i principali obiettivi del Touring Club Italiano che trova, in questo contesto, una spinta per rilanciare un approccio al viaggio attento e consapevole. L’importante partnership con una realtà come Airbnb ci consente di tenere accesi i riflettori su quei centri di cui ci prendiamo cura, promuovendoli da oltre vent’anni grazie al programma di certificazione, affinche’ possano rivelare la loro eccellenza”, ha dichiarato Giulio Lattanzi, direttore generale di Touring Club Italiano.
Il piano nazionale borghi del Pnrr
Il Piano stanzia per la riqualificazione dei borghi è stanziato 1 miliardo. Gli investimenti – si legge – consentiranno la valorizzazione del grande patrimonio di storia, arte, cultura e tradizioni presenti nei piccoli centri italiani e nelle zone rurali, sostenendo il recupero del patrimonio culturale, l’attivazione di iniziative imprenditoriali/commerciali (ad esempio nuove modalità ricettive), rivitalizzando il tessuto socio-economico dei luoghi (ad esempio favorendo la rivitalizzazione di mestieri tradizionali, quali l’artigianato), contrastando lo spopolamento dei territori e favorendo la conservazione del paesaggio e delle tradizioni”.
“A fronte del sovraffollamento che ha spesso caratterizzato le attrazioni turistiche nelle principali città d’arte, tanti piccoli centri storici italiani (“Borghi”) offrono enorme potenziale per un turismo sostenibile alternativo, grazie al patrimonio culturale, la storia, le arti e le tradizioni che li caratterizzano – prosegue il piano – Gli interventi in questo ambito si attueranno attraverso il “Piano Nazionale Borghi”, un programma di sostegno allo sviluppo economico/sociale delle zone svantaggiate basato sulla rigenerazione culturale dei piccoli centri e sul rilancio turistico. Le azioni si articolano su progetti locali integrati a base culturale. In primo luogo, saranno attivati interventi volti al recupero del patrimonio storico, alla riqualificazione degli spazi pubblici aperti (es. eliminando le barriere architettoniche, migliorando l’arredo urbano), alla creazione di piccoli servizi culturali anche a fini turistici. In secondo luogo, sarà favorita la creazione e promozione di nuovi itinerari (es., itinerari tematici, percorsi storici) e visite guidate. In ultimo saranno introdotti sostegni finanziari per le attività culturali, creative, turistiche, commerciali, agroalimentari e artigianali, volti a rilanciare le economie locali valorizzando i prodotti, i saperi e le tecniche del territorio”.