AGENDA DIGITALE

Agenzia digitale, ecco il bando: direttore pro-tempore?

Sul sito del Miur l’avviso pubblico che domani sarà pubblicato anche in Gazzetta Ufficiale.
Al vaglio del governo la possibilità di nominare un vertice solo per sei mesi. Pesa il braccio di ferro tra Passera e Profumo e le elezioni imminenti

Pubblicato il 17 Set 2012

Federica Meta

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Il governo accelera sulla nomina del direttore dell’Agenzia per l’Italia digitale. Sarà pubblicato domani in Gazzetta Ufficiale l’avviso pubblico così come stabilito dal decreto Sviluppo per evitare che la procedura sia invalidata. Intanto l’avviso è stato pubblicato sul sito del Miur.

Nonostante il braccio di ferro tra il ministro Corrado Passera – che punta a mettere al vertice del nuovo ente Roberto Sambuco, capo dipartimento delle comunicazioni presso lo Sviluppo economico – e il collega dell’Istruzione Francesco Profumo – il ministro dell’Istruzione vuole che sia il suo consigliere per l’Innovazione, Mario Calderini, il direttore dell’Agenzia – l’esecutivo mira a fare la scelta nel più breve tempo possibile dati gli slittamenti nei mesi scorsi.

Nomina che, però, è tutta politica o meglio “governativa”: la scelta tocca infatti al premier Mario Monti sentiti i ministri competenti (Passera, Profumo, Patroni Griffi). In questa prospettiva il nuovo direttore rimarrebbe in carica solo per sei mesi ovvero fino a quando non si insedierà il nuovo governo che ne nominerà uno di sua fiducia. La carica del direttore è assimilabile in tutto e per tutto a quello di un capo dipartimento di ministero che si dimette ogniqualvolta entra in carica un nuovo governo il quale decide, poi, se reintegrarlo o meno. Regola – questa – che varrà anche il nuovo vertice dell’Agenzia.

Ecco perché l’esecutivo sta vagliando la possibilità di nominare un vertice pro-tempore che, in questi sei mesi, si occuperebbe di strutturare il nuovo ente dal punto di vista strettamente organizzativo.

Tra i nomi in lizza spiccano quelli di Mario Calderini, Roberto Sambuco, Salvo Mizzi, esperto innovazione per Telecom Italia, il fondatore di Dada Paolo Barberis e di Alfonso Fuggetta del Politecnico di Milano.

Come si legge nell’avviso pubblico: “Il Direttore generale dell’Agenzia, nel rispetto dei criteri per il conferimento degli incarichi dirigenziali di cui all’art. 19, comma 1, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, sarà nominato tra i candidati per i quali risulti una particolare e comprovata qualificazione professionale in materia di innovazione tecnologica e in possesso di una comprovata esperienza di elevato livello nella gestione di processi di innovazione, tanto nel settore pubblico quanto nel settore privato, al fine del più efficace raggiungimento degli obiettivi dell’Agenzia digitale italiana”.

Inizialmente la scelta di “mister Agenda digitale” sarebbe dovuta avvenire alla fine del mese di luglio ma un emendamento introdotto dalla Commissioni VI (Finanze) e X (Trasporti e Tlc) della Camera avevano approvato un emendamento che portava da 3° a 60 giorni il termine entro il quale è adottato il decreto di nomina.

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