STRATEGIE

Digital360 diventa Società Benefit, via libera dall’assemblea

Gli azionisti danno l’ok alle modifiche statutarie. La società scommette su una crescita inclusiva e sostenibile. Il presidente Andrea Rangone: “Ufficializziamo il nostro impegno nel perseguire precisi obiettivi di bene comune”

Pubblicato il 01 Giu 2021

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Digital360 diventa ufficialmente “Società Benefit”. L’assemblea degli azionisti ha approvato infatti le modifiche allo Statuto sociale per l’adozione dello status di nonché alcune modifiche all’oggetto sociale in coerenza con l’ampliamento dell’attività di business della Società. L’adozione dello status di “Società Benefit” ufficializza l’impegno di Digital360 nel perseguire obiettivi di bene comune, in particolare connessi alla diffusione di una maggiore cultura digitale e della promozione dell’innovazione digitale come leva per una crescita economica sostenibile e per un mercato del lavoro inclusivo.

Le modifiche statutarie riguardanti la qualifica di società Benefit mirano a integrare   la diffusione della cultura digitale a tutti i livelli, con lo scopo di accelerare il processo di innovazione digitale del tessuto economico-produttivo, della pubblica amministrazione e dell’intera società, con importanti effetti benefici su competitività, produttività, sostenibilità e inclusività del Paese.

Si punta, poi, ad affiancare enti e organizzazioni di qualsiasi natura per aiutarli a comprendere appieno l’opportunità offerta dall’innovazione digitale per sviluppare percorsi di crescita sostenibile e inclusiva.

Tra gli obiettivi  la promozione di un mercato del lavoro più inclusivo, favorendo in particolare l’ingresso nel mondo del lavoro digitale anche di quelle categorie di persone che mostrano fragilità di varia natura – sociali, culturali, etniche, fisiche, psicologiche, di genere.

Il tutto con attenzione particolare alla crescita delle proprie persone, favorendo il loro benessere sia nella sfera professionale sia personale, cercando di favorire le diversità e di valorizzare le attitudini e le aspirazioni di ciascuno, in un ambiente di lavoro contraddistinto da una cultura di impresa che esprima un impatto positivo verso la società e l’ambiente, in cui siano anche utilizzate forme di lavoro remoto che consentono di ridurre l’impatto ambientale.

“Sono felice dell’appoggio dell’assemblea alla proposta del CdA di adottare lo status di “Società Benefit”, che rafforza il percorso intrapreso da Digital360 per la diffusione della cultura digitale nel paese, insieme a una sempre crescente attenzione verso responsabilità, sostenibilità e trasparenza – commenta Andrea Rangone, presidente di Digital360 – L’innovazione digitale oggi rappresenta la più grande leva per lo sviluppo sostenibile e inclusivo: accelera la crescita economica, aumentando produttività e competitività di qualsiasi organizzazione; riduce gli sprechi, il consumo di risorse e l’inquinamento; riduce le diseguaglianze, creando opportunità per tutti di ingresso nel mondo del lavoro. Lo status di “Società Benefit” rappresenta il migliore strumento per valorizzare la nostra visione e vocazione, in coerenza con il modo di pensare e di agire portato avanti in questi anni. Con questo nuovo passo, ufficializziamo il nostro impegno nel perseguire precisi obiettivi di bene comune”.

Le modifiche sul diritto di voto e partecipazioni

La deliberazione di modifica volta ad ampliare l’oggetto sociale, anche ai fini dell’adozione dello status di “Società Benefit”, configura una modificazione dello Statuto concernente i diritti di voto o di partecipazione di cui all’art. 2437, comma 1, lett. A) del codice civile.

Conseguentemente, agli azionisti di Digital360 che non hanno concorso alla deliberazione di approvazione del nuovo statuto spetterà il diritto di recesso. Agli azionisti che abbiano esercitato tale diritto sarà riconosciuto un corrispettivo in denaro pari a 2,09 euro per ciascuna azione, determinato ai sensi dell’art. 2437-ter, comma 2, del codice civile.

In tale contesto si segnala che la proposta modifica statutaria, come spiega una nota, è subordinata all’avveramento della condizione sospensiva che l’ammontare in denaro eventualmente da pagarsi da parte di Digital360 agli azionisti che abbiano esercitato il diritto di recesso ai sensi dell’articolo 2437 ss codice civile non sia pari o non ecceda complessivamente l’importo di 400mila euro (“Esborso Massimo del Recesso”). Conseguentemente, le dichiarazioni di recesso manifestate, a loro volta, saranno efficaci solo nel caso in cui l’esborso massimo del recesso non sia pari o superiore il valore di liquidazione pari a 400mila euro.

L’Esborso Massimo del Recesso sarà calcolato al netto degli importi a carico degli azionisti o titolari delle obbligazioni convertibili che esercitino i propri diritti di opzione e prelazione ai sensi dell’articolo 2437-quater del codice civile nonché da eventuali terzi, nell’ambito del procedimento di liquidazione, salvo rinuncia alla condizione sospensiva da parte del Consiglio di Amministrazione a decorrere dal termine per l’esercizio del diritto di recesso ai sensi dell’art. 2437-bis del codice civile ed entro 30 (trenta) giorni dalla verifica del mancato avveramento della condizione.

I termini e le modalità per l’esercizio del diritto di recesso e di svolgimento del procedimento di liquidazione ai sensi dell’art. 2437-quater codice civile saranno resi noti mediante apposito comunicato stampa diffuso ai sensi della normativa applicabile a seguito dell’iscrizione presso il competente registro delle imprese della delibera assembleare che lo legittima.

L’assemblea straordinaria ha approvato anche le proposte di modifica allo statuto necessarie per adeguare lo stesso alle novellate disposizioni del Regolamento Emittenti Aim Italia.

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