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Calcio in streaming, sotto la lente ora c’è la tenuta delle reti tlc

Agcom al lavoro sul dossier: la connessione contemporanea di milioni di utenti potrebbe causare congestioni e problemi al servizio. In programma una serie di riunioni: sarà ascoltata anche Dazn. E per la prossima stagione la Lega Serie A valuta un nuovo calendario per evitare partite in contemporanea

Pubblicato il 04 Giu 2021

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La Serie A in streming arriva anche sui tavoli di Agcom: il tema in questo caso è principalmente quello della tenuta delle reti di telecomunicazione, fisse e mobili. C’è da capire se il fatto che milioni di utenti si collegheranno contemporaneamente a Internet per vedere i match di Serie A in streaming su Dazn possa incidere negativamente sul livello delle prestazioni delle reti tlc nel nostro Paese. La piattaforma si è aggiudicata a marzo i diritti per la tramissione di tutte e dieci le partite di ogni turno di campionato per il triennio 2021-2024, sette in esclusiva e tre in coesclusiva con Sky.

Un primo incontro si è già svolto ieri in Agcom, organizzato dalla direzione reti e servizi di comunicazione elettronica dell’authority, alla presenza di alcuni operatori. Ed è probabile che a stretto giro venga ascoltata nella stessa sede anche Dazn, anche se al momento non risulta che ci siano state convocazioni ufficiali per la piattaforma di streaming. In un’eventuale audizione Dazn, che si già è posta il problema della tenuta della rete ed è impegnata ad arrivare al 22 agosto pronta a fare in modo che tutto vada per il verso giusto, potrebbe illustrare nei dettagli il proprio piano d’azione all’authority. Tra le possibili soluzioni  una è quella che la stessa Dazn aveva annunciato durante l’asta per l’assegnazione dei diritti televisivi per la Serie A: l’accordo già siglato con Persidera che le consentirà di sbarcare anche sul digitale terrestre con alcuni canali per trasmettere le partite: questa possibilità infatti sgraverebbe in parte la rete internet da eventuali picchi di traffico, che fino alla scorsa stagione erano stati tenuti sotto controllo grazie al fatto che i match fossero trasmessi non soltanto in streaming ma anche sulla piattaforma satellitare.

L’obiettivo è di scongiurare che si verifichino problemi entro la data di inizio del campionato di calcio di serie A 2021-2022, che partirà il 22 agosto. Per chiarire la situazione l’authority dovrà lavorare in tempi stretti, e secondo quanto risulta a CorCom i primi orientamenti potrebbero emergere già nel corso della prossima settimana. Il tema al centro dell’attenzione in questo momento è che non vengano penalizzati gli utenti, che rischierebbero di trovarsi di fronte a disservizi causati dalla congestione delle infrastrutture, e allo stesso modo tutti gli operatori, che potrebbero trovarsi nella condizione di dover fronteggiare emergenze che in alcuni momenti di picco potrebbero essere addirittura più complicate di quelle affrontate durante la pandemia con l’esplosione della didattica a distanza e dei servizi digitali a causa dei vari lockdown.

La seconda questione in ballo, su cui è stata interessata anche l’Antitrust, è quella che riguarda eventuali accordi tra Dazn e Tim, al di là di quello tecnologico, che potrebbero causare una disparità delle condizioni di accesso al servizio di Dazn che rischierebbe di penalizzare gli altri operatori tlc.

Intanto nella prossima assemblea della Lega Serie A i presidenti dei club del massimo campionato, lunedì, saranno chiamati a decidere su un nuovo schema per la calendarizzazione dei match, che prevede che le partite non si giochino in contemporanea, ma distribuite su 10 fasce orarie. Se la proposta raccoglierà 14 voti favorevoli su 20 all’interno di questa calendarizzazione si deciderà come distribuire i macth a seconda della loro rilevanza in termini di ascolti e dell’esigenza delle squadre che giocano in Europa. La proposta prevede 4 match il sabato, alle 14:30, alle 16:30, alle 18:30 e alle 20:45, 5 match la domenica (alle 12:30, alle 14:30, alle 16:30, alle 18:30 e alle 20:45) e infine il posticipo del lunedì sera alle 20:45. Una calendarizzazione di questo tipo consentirebbe di “alleggerire” in parte il traffico sulla rete, oltre che di sfruttare al massimo il potenziale di spettatori per ogni match, con gli utenti che non sarebbero costretti a “scegliere” quale partita vedere negli slot in cui sono previsti più match in contemporanea, come successo fino a oggi la domenica pomeriggio.

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