CAMPAGNA GRATUITA

Microsoft, il cloud impatta sui ricavi

Redmond quantifica in una somma compresa fra 100 e 140 milioni di dollari i mancati incassi nel primo trimestre fiscale, dovuti alla promozione gratuita del pacchetto Office 365 nel segmento aziendale

Pubblicato il 19 Set 2012

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Microsoft spinge sul cloud ed è pronta a sacrificare parte dei suoi ricavi per finanziare promozioni gratuite fra i clienti aziendali. Redmond prevede mancati ricavi per una cifra compresa fra 100 e 140 milioni di dollari nel primo trimestre del 2012, per promuovere gratis l’adozione di diversi pacchetti di servizi cloud.

L’azienda spera di passare all’incasso più avanti, quando le aziende avranno verificato i vantaggi del cloud e saranno così disposte a pagare gli abbonamenti e i contratti di licenza per fruire dei servizi a pagamento della nuvoal di Redmond.

Secondo il Dow Jones Newswires, la campagna promozionale messa in campo da Microsoft riguarderà in primo luogo il pacchetto di servizi cloud Office 365.

Altre soluzioni in promozione nei prossimi mesi saranno Office 2010, Office per Mac 2011 e Office 365 Home Premium. Quest’ultimo pacchetto, che può servire fino a cinque pc o Mac con un singolo abbonamento, fornisce funzionalità di storage in cloud con 60 minuti di conversazione via Skype in tutto il mondo su pc e telefono fisso. Costa 99 dollari per singolo utente e sarà disponibile anche in prova gratuita valida un mese. L’abbonamento mensile è di 8,33 dollari.

La versione di Office 365 Small Business Premium costa149 dollari all’anno ed è destinata alle aziende fino a 10 dipendentii, potrà essere installata su un massimo di cinque Mac o pc, dispone di 25 Giga di spazio per la posta di Outlook e 10 Giga di spazio sul Cloud, pari ad una capacità di 500 Mega per ogni utente, incluse funzionalità di videoconferenza e hosting di siti web. L’abbonamento mensile è di 12,50 dollari per un utente.

Secondo uno studio condotto dell’istituto danese Copenhagen Economics, commissionato da Microsoft, Il settore pubblico in Italia potrebbe risparmiare circa 2,5 miliardi di euro in cinque anni attraverso l’applicazione del “cloud computing”, vale a dire la conservazione dei documenti direttamente in rete. Nel complesso dei paesi dell’Europa occidentale, i risparmi potrebbero raggiungere i 6,2 miliardi di euro all’anno.

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