Consip lancia la prima gara di Sanità digitale, dedicata ai sistemi informativi clinico-assistenziali. Le iniziative Consip dedicate alla Sanità digitale, inquadrate nell’ambito delle gare strategiche del nuovo “Piano triennale per l’informatica nella Pa 2020-2022” predisposto da Agid e Ministero per l’innovazione tecnologica e transizione digitale, mettono a disposizione delle strutture del Servizio sanitario nazionale servizi applicativi e di supporto alla trasformazione digitale della Sanità pubblica, anche in coerenza con la Missione 6 del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) dedicata alla “Salute”.
Iniziativa suddivisa in servizi applicativi e di supporto
La prima gara, con oggetto i servizi di telemedicina e cartella clinica elettronica, ha un valore di circa 600 milioni di euro ed è suddivisa in 6 lotti, di cui 4 dedicati ai servizi applicativi (2 per la cartella clinica elettronica e 2 per la telemedicina) e 2 ai servizi di supporto. Per i servizi applicativi è prevista l’aggiudicazione, per ciascun lotto, di un accordo quadro con più fornitori (in funzione del numero di offerte presentate), mentre per i servizi di supporto l’accordo quadro sarà stipulato con un solo fornitore per lotto. Il termine di scadenza per la presentazione delle offerte è fissato alle ore 16 del 23 giugno.
Nel corso del 2021 Consip prevede la pubblicazione di due ulteriori iniziative dedicate alla Sanità digitale: “Sistemi informativi sanitari e servizi al cittadino” e “Sistemi informativi gestionali”.
Un percorso ancora lungo
Il processo di digitalizzazione del sistema sanitario risulta oggi, secondo i dati, ancora frammentato e disomogeneo. Uno dei punti più critici sono le competenze digitali dei professionisti sanitari, oggi insufficienti per cavalcare i nuovi trend della rivoluzione tecnologica. Il 60% dei medici specialisti e dei medici di medicina generale (Mmg) ha sufficienti competenze digitali di base (Digital Literacy), legate all’uso di strumenti digitali nella vita quotidiana, ma solo il 4% ha un livello soddisfacente in tutte le aree delle competenze digitali professionali (eHealth Competences). Un Ssn più digitale e connesso, poi, non può prescindere da un’adeguata gestione e valorizzazione dei dati in sanità, ma l’asset principale per la raccolta dei dati sui pazienti, il Fascicolo Sanitario Elettronico (Fse), è ancora poco sfruttato: solo il 38% della popolazione ne ha sentito parlare e solo il 12% è consapevole di averlo utilizzato.