Localizzare la posizione di un’abitazione attraverso l’analisi dei dati di telefonia mobile: ora si può. Lo rivela uno studio pubblicato su Epj Data Science da Istituto di scienza e tecnologie dell’informazione del Consiglio nazionale delle ricerche, Universidad del Desarrollo di Santiago del Cile, Telefònica Chile, Università di Torino e Fondazione Isi di Torino, che individua “l’algoritmo migliore – si legge in una nota – per individuare l’abitazione di una persona grazie al suo smartphone”.
Spinta a servizi statistici e demografici
“La sperimentazione – spiega Luca Pappalardo del Cnr-Isti – consente di aumentare la capacità di automatizzazione di processi statistici di grande rilevanza, come la stima e la previsione della densità di popolazione, dei flussi migratori, dell’inquinamento atmosferico e la costruzione di modelli matematici per previsioni epidemiologiche, anche rispetto alla diffusione di Covid-19”.
Lo studio documenta come per la prima volta sia stato validato “un vasto insieme di algoritmi – si legge in una nota -, già esistenti o sviluppati appositamente, sui record telefonici di 65 volontari a Santiago del Cile”.
Ottimizzazione dei dati
Lo studio ha consentito di identificare l’algoritmo più accurato, scoprendo che le telefonate nelle ore notturne identificano l’abitazione del portatore di numero con maggiore precisione e che per l’identificazione è sufficiente una frazione inferiore al 20% delle telefonate.
“Nonostante l’importanza di tale rilevamento – dice Pappalardo – la mancanza dell’insieme di record telefonici associati all’area di residenza (dati ground truth), non consentiva di validare opportunamente i metodi attualmente usati, non eravamo quindi sicuri dell’accuratezza dei loro algoritmi. Il nostro studio getta finalmente luce sulla precisione di questi algoritmi, al tempo stesso consentendo di calcolare la minima quantità di dati necessaria per una determinato scopo di pubblico interesse”.
Dedurre la posizione di casa degli utenti di telefoni cellulari, ovvero assegnare una posizione nello spazio a un utente in base ai dati generati dalla rete di telefonia mobile, è un compito centrale nell’utilizzo dei dati dei telefoni cellulari per studiare i fenomeni sociali e urbani.
Rilevamento domestico “di precisione”
Nonostante il suo uso diffuso, il rilevamento domestico si basa su ipotesi difficili da verificare senza la “verità del terreno”, ad esempio, dove risiede l’individuo che possiede il dispositivo.
Nell’articolo viene presentato un set di dati che comprende l’attività di telefonia mobile di 65 partecipanti per i quali sono note le coordinate geografiche della loro posizione di residenza.
“L’attività del telefono cellulare – si legge nello studio – si riferisce a Call Detail Records, eXtended Detail Records e Control Plane Records , che variano nella loro granularità temporale e differiscono nel meccanismo di generazione dei dati“.
Viene fornita “una valutazione senza precedenti dell’accuratezza degli algoritmi di rilevamento domestico” e quantificata “la quantità di dati necessari per ogni flusso per eseguire con successo il rilevamento domestico per ogni flusso”.