Fare presto sulle reti ultraveloci per le realizzare gli obietti di rilancio del Pnrr. L’appello dal presidente di Asstel Massimo Sarmi, in audizione al Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale, nell’ambito delle attività per i Piani di sviluppo delle reti ad altissima velocità del Pnrr.
“Esprimiamo grande apprezzamento per l’aumento delle risorse destinate dal Pnrr per la diffusione su scala nazionale delle reti a banda ultra-larga – ha detto Sarmi – Pianificare la copertura omogenea dell’intero territorio nazionale con le reti Vhcn è il fondamento per assicurare la parità di opportunità di lavoro e studio e in prospettiva la coesione sociale, in una economia che si avvia verso la trasformazione digitale dell’industria e dei servizi”.
Ma per Asstel affinché il Pnrr realizzi le ambizioni di rilancio dell’economia nazionale, “è necessario assicurare la disponibilità di reti Vhcn – ha puntualizzato il manager – ovvero Ftth, Fwa e 5G nei tempi previsti per la realizzazione dei progetti di trasformazione digitale contemplati dal Pnrr stesso, ovvero entro il 2026. In questa direzione positivamente si inserisce il Piano Italia a 1 Giga compreso nel progetto Reti Ultraveloci”.
“Pertanto, accogliamo con favore le proposte di semplificazione in merito al procedimento di autorizzazione per l’installazione di infrastrutture di comunicazione elettronica e l’attenzione per l’infrastrutturazione digitale contemplate nel DL Governance Pnrr e Semplificazioni, da tempo auspicate dall’Associazione per garantire la certezza dei tempi dei procedimenti di concessione o diniego dell’autorizzazione”.
“La leva del Pnrr, va inoltre impiegata in progetti di ricerca e sviluppo utili all’implementazione di standard globali. Bisogna infatti investire nelle evoluzioni di Software-Defined Networking e Network Functions Virtualization ma anche Ran, Open Ran, Cloud, Edge Computing, sistemi di Big Data Analytics e Intelligenza Artificiale che permetteranno una ridefinizione dei modelli architetturali di rete. Non c’è sviluppo di nuove tecnologie senza investimenti in capitale umano, competenze e infrastrutture”.
“Le imprese della Filiera Tlc sono pronte a raccogliere la sfida dell’innovazione, mettendo in campo sui territori servizi concreti per rispondere alle necessità dei cittadini – ha concluso – Solo attraverso una collaborazione sinergica tra privato e pubblico riusciremo ad accelerare ed estendere le reti Vhcn sull’intero territorio nazionale e promuovere un’ampia gamma di servizi essenziali per il funzionamento del mercato interno e la gestione di funzioni di rilevanza cruciale per la società e l’economia”.