Fastweb valuterà il piano di Telecom Italia sullo scorporo ma sulla rete ha intenzione di andare avanti da sola. Lo afferma Alberto Calcagno in un’intervista su “La Stampa”. Su un eventuale ingresso nella costituenda società di rete allo studio dell’ex monopolista e della Cdp, il direttore generale dice “non è nella nostra agenda, visto che continuiamo lo sviluppo della nostra rete. E’ un progetto complesso, ci sarà tempo per capirne appieno le evoluzioni e a quel punto fare delle valutazioni più precise. Comunque la considererei un’ipotesi remota”.
“Siamo concentrati sullo sviluppo del nostro network secondo il piano – sottolinea ail dg – che prevede un investimento da 400 milioni in due anni che si aggiunge a un impegno quadriennale da 1,6 miliardi, per estendere i nostri 30 mila chilometri di fibra e portarla al 20% della popolazione italiana”.
Ma comunque la separazione della rete “in un contesto regolatorio equilibrato – ammette il dg – può favorire la competizione”.
E sull’accordo sulle Ngn appena firmato con Telecom Italia, Calcagno avverte: “Più che di pace parlerei di un accordo puramente industriale tra i due principali operatori infrastrutturali del Paese. Ci consente di ottimizzare tempi e costi per la posa della rete, che poi ognuno sviluppa per conto proprio: i servizi restano in piena competizione”.
Calcagno spiega anche come si concilia la filosofia del piano Fastweb con quella di Metroweb – di cui l’operatore è azionista con l’11,2% – che punta a portare la fibra direttamente dentro casa.
“Non esiste – puntualizza – una diatriba tra i due modelli : dico solo che oggi c’è la possibilità di costruire in maniera rapida un network con prestazioni analoga alla fibra in casa. In un contesto in cui c’è molta richiesta tale possibilità è un’opportunità da cogliere”.
Infine Calcagno giudica priva di fondamento la notizia che Swisscom possa vendere la controllata Fastweb. “Non è un tema sull’agenda dei nostri azionisti, tanto più a valle di un piano di investimenti così importante. I numeri parlano per noi: troverei controintuitivo pensare di vendere Fastweb e continuare a investire sulla società Sono rumors privi di fondamento”.