C’è anche Börje Ekholm, Presidente e Ceo di Ericsson, tra gli oltre 70 firmatari della lettera aperta che i massimi dirigenti di alcune tra le più importanti imprese mondiali hanno indirizzato ai leader politici che parteciperanno al G7, in programma da oggi fino al 13 giugno in Cornovaglia, a Carbis bay. Al summit prenderanno parte i massimi rappresentanti dei governi di Regno Unito, che è il Paese ospitante, Italia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Stati Uniti e Unione Europea.
Obiettivo del documento è sensibilizzare i leader politici e invitarli a intraprendere “impegni, azioni e politiche coraggiose” nell’ottica di accelerare il processo di transizione verso l’obiettivo delle emissioni nette zero da raggiungere entro il 2050 attraverso una stretta collaborazione tra pubblico e privato.
“La lettera è stata firmata dai Ceo che fanno parte dell’Alliance of Ceo Climate Leaders – si legge in una nota della multinazionale svedese – tra cui Börje Ekholm, Presidente e CEO di Ericsson, da tempo impegnata nella lotta al cambiamento climatico attraverso azioni mirate in tutta la catena di valore e lo sviluppo della tecnologia 5G necessaria alla costruzione di un futuro sostenibile”.
“Mentre è in corso la sfida contro la pandemia da Covid-19 – si legge nella lettera aperta – è facile dimenticare che i cambiamenti climatici è una minaccia immediata e crescente per le popolazioni, gli ecosistemi e le economie, in un contesto che senza cambiamenti ci porterebbe a conseguenze irreversibili. Per evitare i peggiori impatti del climate change abbiamo bisogno di limitare a un grado centigrade e mezzo l’innalzamento delle temperature, e per riuscirci sarà necessario dimezzare le emissioni di gas serra entro il 2030 e azzerarle per il 2050. Quest’ obiettivo richiede misure drastiche che attraversano sia il settore bpubblico sia qeuello private, cinque mesi prima che si riunisca il la cliamte change conferenze organizzata per novembre dalle Nazioni Unite”.