L’iter che consentirà l’entrata in vigore dal primo luglio del certificato digitale Covid Ue , il cosiddetto Green Pass, si è concluso questa mattina. Ursula von der Leyen, David Sassoli e Antonio Costa, rispettivamente presidente della Commissione Europea, presidente del Parlamento Europeo e primo ministro portoghese, con quest’ultimo in rappresentanza degli Stati membri, hanno firmato il regolamento che faciliterà gli spostamenti dei cittadini all’interno dell’Unione europea.
Qui tutte le informazioni su cos’è e come ottenere il Green Pass
Il regolamento era stato approvato la scorsa settimana dal Parlamento europeo in sessione plenaria a Strasburgo, e successivamente era stato adottato dal Consiglio Ue.
Il certificato servirà per muoversi liberamente all’interno dei Paesi dell’
Unione Europea, senza necessità di restrizioni o quarantene, a meno di casi particolari. Potrà essere rilasciato a chi abbia già effettuato il vaccino, a chi sia guarito dal
Covid o a chi abbia effettuato un tampone con esito negativo da meno di 48 ore.
Secondo quanto stabilito dai regolamenti passati la settimana scorsa in
Consiglio il certificato sarà rilasciato dalle autorità nazionali gratuitamente, in formato digitale o cartaceo e riporterà un codice Qr che consentirà di verificarne l’autenticità in tutta Europa: per i certificati già emessi da Stati o regioni, è previsto un periodo di 6 settimane perché possano essere resi compatibili con il modello
Ue.
Il Gateway, la piattaforma informatica Ue che rende possibile il Pass e che fornisce le chiavi digitali che consentono la validità transfrontaliera, è operativo da inizio mese e alcuni Paesi hanno già rilascaito complessivamente un milione di certificati.
Il Pass sarà valido a partire da quattordici giorni dopo l’ultima dose di vaccino anti-Covid. A partire da quel giorno, le persone pienamente vaccinate, cioè con due dosi per AstraZeneca, Pfizer/BioNTech e Moderna e con una dose per Janssen (J&J), che detengono il certificato, dovrebbero essere esentate, in viaggio, da test e quarantene. Lo stesso deve valere per le persone che sono guarite e che hanno ricevuto una sola dose di vaccino, considerata sufficiente per essere protetti dalla malattia.
Ogni Paese sarà libero di scegliere di riconoscere e rilasciare il Pass anche dopo la prima dose, ma in questo casi gli altri Paesi sono liberi di non ricnoscerne la validità e di richiedere un test. Lo Stato che accetta di rilasciare il Green pass dopo la prima dose di vaccino dovrà accettare la validità della prima dose anche per chi farà ingresso nei suoi confini.
Per evitare di separare i nuclei familiari alla frontiera, i minorenni che viaggiano con genitori esentati dall’obbligo di quarantena, per esempio perché sono vaccinati, dovrebbero essere esentati anche loro dalla quarantena. I bambini sotto i 6 anni di età sono esentati anche dai test: quelli dai 6 anni in su, però, dovranno sottoporsi a test per ottenere il pass.