ESG

Open Fiber al primo report sostenibilità: focus su innovazione e tutela dell’ambiente

L’Ad Elisabetta Ripa: “Continuiamo a investire risorse per il superamento del divario digitale con l’obiettivo di garantire la copertura ultrabroadband non solo nelle grandi città, ma anche nelle aree bianche e bianchissime”

Pubblicato il 02 Lug 2021

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Una strategia di sostenibilità basata sullo sviluppo di soluzioni tecnologiche innovative, sull’efficientamento energetico e l’utilizzo di energia prodotta da fonti rinnovabili, sul capitale umano e sulla crescita delle persone. Sono questi i punti chiave definiti da Open Fiber con il processo di analisi avviato per identificare gli aspetti del proprio business che hanno maggiore impatto sul sistema socioeconomico e ambientale, e per individuare e calibrare al meglio i propri obiettivi. La società guidata da Elisabetta Ripa ha appena pubblicato il proprio primo Report di Sostenibilità, un documento verificato da società di revisione che riassume l’approccio al business dell’azienda, basato su innovazione, creazione di valore condiviso, tutela dell’ambiente, attenzione alle persone e alle comunità. La società, si legge in una nota, che ha puntato fin dalla sua fondazione su Ftth, la rete interamente in fibra ottica che garantisce prestazioni elevatissime e maggiore ecosostenibilità rispetto a quelle in rame, punta a colmare il gap infrastrutturale esistente e garantire un accesso alla rete paritario, per condurre l’Italia tra i paesi tecnologicamente più avanzati.

Qualità, trasparenza e sostenibilità degli approvvigionamenti – emerge dal report – sono i principi a cui Open Fiber si ispira nello svolgimento di tutte le proprie attività. Per questa ragione, l’azienda ha definito un processo di qualificazione trasparente e aperto a tutte le società e professionisti interessati. In particolare, il 96% dei nuovi fornitori accreditati all’interno del portale aziendale dedicato nell’anno 2020 sono stati valutati utilizzando criteri sociali. Dal punto di vista della gestione energetica, nel corso del 2020 Open Fiber ha utilizzato circa 66.800 GJ, di cui il 40% proviene da fonti rinnovabili, con l’intensità energetica che è stata ridotta del 10% rispetto al 2019.

“La crisi senza precedenti causata dal Covid-19 ha evidenziato quanto la trasformazione digitale sia cruciale per il sistema economico, produttivo e sociale e possa migliorare la vita di famiglie, imprese e lavoratori abilitando servizi innovativi – afferma Franco Bassanini, Presidente di Open Fiber – L’infrastruttura in fibra che stiamo costruendo contribuirà in modo decisivo alla transizione ambientale, alla difesa del territorio, alla tutela della salute e della sicurezza dei cittadini; per questo la realizziamo coinvolgendo tutti gli attori delle comunità locali: cittadini, associazioni, enti ed autorità”.

“La sostenibilità è al centro della nostra strategia: dalla conduzione etica delle attività alla valorizzazione dei colleghi, dall’attenzione a partner, fornitori e clienti fino al legame profondo con i territori in cui operiamo – sottolinea Elisabetta Ripa, Amministratore delegato di Open Fiber – Continuiamo a investire risorse per il superamento del divario digitale con l’obiettivo di garantire la copertura ultrabroadband non solo nelle grandi città, ma anche nelle aree bianche e bianchissime, dove nessun altro operatore era intervenuto diventando il primo operatore FTTH in Italia”.

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