Il Parlamento Europeo ha approvato in via definitiva la seconda edizione del Meccanismo per collegare l’Europa (Mce) con nuovi finanziamenti per trasporti, digitale ed energia. Sul piatto ci sono 30 miliardi di euro per il periodo 2021-2027. Il fondo garantirà inoltre il completamento entro il 2030 di progetti Transeuropei essenziali quali la Rail Baltica, un’infrastruttura di ricarica di carburanti alternativi e l’introduzione della copertura 5G su importanti assi di trasporto. Grazie al contributo dei deputati, il 60% della dotazione finanziaria dell’Mce sarà riservato agli obiettivi climatici, mentre il 15% dei finanziamenti per il pilastro energetico andrà a progetti Transfrontalieri nel settore dell’energia rinnovabile.
La struttura del Mce: due miliardi al digitale
Come accennato Meccanismo per collegare l’Europa si articola in tre pilastri, con circa 23 miliardi di euro per i trasporti, cinque miliardi per l’energia e due miliardi per il digitale. Circa dieci miliardi di finanziamenti per i trasporti Transfrontalieri provengono dal Fondo di coesione e aiuteranno i Paesi dell’Ue a completare i collegamenti mancanti. 1,4 miliardi saranno destinati ad accelerare il completamento dei principali collegamenti ferroviari Transfrontalieri mancanti, individuati dalla Commissione su base competitiva.
Nel settore digitale, l’Mce sosterrà lo sviluppo di progetti di interesse comune quali reti digitali ad altissima capacità e sistemi 5G sicuri, nonché la digitalizzazione delle reti dei trasporti e dell’energia Il programma mira anche a una maggiore interoperabilità delle reti energetiche e a garantire che i progetti finanziati siano in linea con i piani climatici ed energetici nazionali e dell’Ue.
Il Parlamento ha inoltre approvato delle nuove misure per promuovere la realizzazione della rete Transeuropea dei trasporti, già concordate con il Consiglio, e volte a semplificare la procedura di rilascio delle autorizzazioni per progetti Ten-T e agevolare così il loro completamento. Gli Stati membri dovranno indicare un referente per ciascun promotore di progetto e garantire che le autorizzazioni per il lancio di un progetto siano concesse in un tempo massimo di quattro anni.
Entrambi i testi legislativi sono stati approvati senza votazione finale, poiché nessun emendamento al testo concordato col Consiglio è stato adottato (conformemente alla seconda lettura della procedura legislatura ordinaria).
Il valore strategico dell’Mce
“L’Mce modernizzerà i collegamenti di trasporto in tutta l’Ue”, ha dichiarato il correlatore per la commissione per i trasporti e il turismo (Tran) Marian-Jean Marinescu (Ppe). “Aiuterà l’Europa a far fronte alle sfide di decarbonizzazione del settore e contribuirà soprattutto a far diventare realtà lo slogan del ‘trasferimento modale verso la ferrovià. Realizzare i collegamenti mancanti incoraggerà anche la circolazione delle persone e delle merci”. Il collega Dominique Riquet (Renew) ha aggiunto: “Realizzare il Green Deal non sarà possibile se non aggiorniamo le nostre infrastrutture per le prossime Transizioni digitali e ambientali. La prossima generazione del Meccanismo per collegare l’Europa arriva proprio al momento giusto per assicurare questa Transizione”, mentre la relatrice per la commissione per l’industria, la ricerca e l’energia Henna Virkkunen (Ppe) ha sottolineato che “il Meccanismo per collegare l’Europa finanzia progetti chiave di connettività Transfrontaliera e di energia rinnovabile tra gli Stati membri, e permetterà all’Europa di fare un salto verso un’economia digitale e climaticamente neutrale. Questo è vitale per rimanere competitivi in futuro”.
La seconda edizione del Meccanismo per collegare l’Europa entrerà in vigore in seguito alla pubblicazione delle nuove norme nella Gazzetta ufficiale dell’Ue. Le norme saranno applicate
retroattivamente dall’1 gennaio 2021. Gli Stati membri avranno due anni di tempo per predisporre l’attuazione delle misure per promuovere la realizzazione della rete Transeuropea dei trasporti.