Facebook non è responsabile del fallimento degli obiettivi della campagna vaccinale americana. È pronta la replica del social media alle affermazioni del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, secondo cui la piattaforma di Mark Zuckerberg sta “uccidendo le persone” permettendo che le fake news riguardo ai vaccini anti-Covid si diffondano senza controllo.
In un blog post firmato dal vice president Guy Rosen, Facebook smentisce con i suoi dati: “L’85% degli utenti di Facebook negli Usa sono stati vaccinati o vogliono vaccinarsi contro il Covid-19. L’obiettivo del presidene Biden era di arrivare al 70% di americani vaccinati entro il 4 luglio. Facebook non è la ragione per cui l’obiettivo è stato mancato”.
“La verità è che più di 2 miliardi di persone hanno visto informazioni autorevoli sul Covid-19 e i vaccini su Facebook” e “più di 3,3 milioni di americani hanno usato il nostro strumento trova-vaccino per informarsi su come e dove vaccinarsi. I fatti dimostrano che Facebook sta aiutando a salvare vite. Fine della discussione”.
Biden: “La pandemia è solo tra i non vaccinati”
“Stanno uccidendo le persone…l’unica pandemia che abbiamo è tra i non vaccinati. Stanno uccidendo le persone”, ha detto Biden in conferenza stampa alla Casa Bianca rispondendo alle domande sulla disinformazione e indicando qual è il suo messaggio alle piattaforme social.
Negli Stati Uniti, come in molte altre parti del mondo, si sta velocemente diffondendo la variante Delta del coronavirus (+70% di contagi nell’ultima settimana, secondo i dati del Centers for disease control and prevention); quasi tutti i decessi (in ascesa del 26%) si contano tra i non vaccinati.
“Il messaggio è molto chiaro: questa sta diventando la pandemia dei non vaccinati”, ha ribadito la direttrice del Centers for disease control and prevention (Cdc), Rochelle Walensky.
Nuove misure in arrivo contro i social?
Lo scetticismo di molti americani contrari alla vaccinazione anti-Covid viene alimentata sia dagli attivisti no-vax online sia da alcuni politici Repubblicani che sostengono la campagna vaccinale è un tentativo del governo Biden di controllare le persone.
La Casa Bianca replica che i social media non fanno abbastanza per contrastare la disinformazione e Facebook, in particolare, sarebbe troppo lento a rimuovere i post fasulli. L’amministrazione Biden si è detta pronta a nuove misure per spingere le piattaforme ad essere più “responsabili”.
Facebook ha rimosso 1,3 miliardi di account falsi
Il social di Zuckerberg sta cercando di fare la sua parte, ma controllare l’attività di una piattaforma con 1 miliardo e mezzo di iscritti senza colpire la libertà di espressione da una parte e il business aziendale dall’altra non è facile.
A marzo Facebook ha riferito di aver rimosso 1,3 miliardi di account falsi tra ottobre e dicembre 2020. Negli ultimi tre anni ha anche eliminato più di 100 reti Cib (Comportamenti inautentici coordinato) dalla sua piattaforma social.
Facebook ha anche costruito una rete globale di 80 fact-checkers indipendenti che passano in rassegna i contenuti postati in 60 lingue diverse e inseriscono dei warning in caso di contenuti segnalati come falsi. Per i casi più gravi di disinformazione, come quelle legati al Covid-19 e ai vaccini o all’interferenza sulle elezioni, Facebook assicura che il contenuto viene rimosso.
Il quadro in Italia: i social tra fake e impegno pro-vaccini
Anche in Italia la pandemia ha prodotto un incremento delle fake news, soprattutto quando si è cominciato a parlare di vaccini. A confermarlo sono sia la relazione annuale “Sulla politica dell’informazione per la sicurezza” pubblicata dal Sistema d’informazione per la sicurezza della Repubblica, sia il Report 2020 della Polizia Postale, che ha registrato un incremento delle segnalazioni di false notizie pari al 436%.
YouTube ha preso posizione schierandosi a fianco della campagna vaccinale italiana contro il Covid-19 mettendo in campo la sua risorsa numero uno, la comunicazione video, per combattere disinformazione e infodemia sui vaccini. L’iniziativa lanciata dalla piattaforma di Google è un sostegno convinto a “Riprendiamoci il gusto del futuro”, la campagna promossa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per promuovere la diffusione della vaccinazione anti-Covid tra gli italiani.