Superano quota mille gli azionisti di Intred, con una crescita 64%. Lo rende noto lo stesso operatore di Tlc a valle di un’analisi effettuata sul proprio azionariato a giugno 2021 (ultimo dato disponibile), dalla quale – spiega una nota – emerge un profondo interesse nei confronti dell’azienda da parte sia di investitori professionali/istituzionali italiani e internazionali sia di piccoli investitori, provenienti da tutta Italia, con una maggiore concentrazione nella città e Provincia di Brescia. Gli azionisti hanno dunque infatti superato quota 1.000, con una crescita del 64% rispetto all’anno precedente.
“Questa notevole crescita del numero degli investitori interessati ad Intred ci lusinga e ci sprona a raggiungere gli ulteriori obbiettivi che ci siamo prefissati e affrontare nuove opportunità che il mercato ci proporrà – commenta l’Ad, Daniele Peli – Riteniamo che l’interesse dimostrato nei nostri confronti anche da parte del mondo degli investitori retail, soprattutto a livello locale, con una forte coincidenza tra investitori e utilizzatori dei nostri servizi internet, attesti che la qualità della nostra offerta crei fiducia nei confronti della società che porta il cliente a diventare spesso anche investitore. Tali dati mostrano quindi la vicinanza che la società ha con il proprio territorio di appartenenza, punto di forza molto apprezzato anche dagli investitori internazionali”.
L’interesse nei confronti dell’azienda nasce, tra le altre cose, grazie all’intensa attività di promozione sulle principali piazze finanziarie attraverso roadshow e di una comunicazione trasparente e proattiva nei confronti di tutti gli investitori e stakeholder.
Il flottante della società, pari al 26,21% del capitale sociale, vede una predominanza di investitori istituzionali e professionali che rappresentano circa il 71% del capitale mentre gli investitori retail sono pari a circa il 21% in forte crescita rispetto all’Ipo. Interessante notare che quasi il 8% del flottante è detenuto dai manager e dipendenti della società.
Analizzando la diversificazione geografica del flottante, emerge che una percentuale considerevole di investitori sono stranieri (oltre il 48%), e si evidenziano come paesi di origine Lussemburgo, Stati Uniti, UK, Norvegia, Francia, Germania, Irlanda, Belgio, Singapore, Giappone, Sud Africa, Australia, Spagna e Danimarca. Per ciò che riguarda gli investitori italiani, Brescia si conferma la Provincia più coinvolta sia per numero, con circa 500 investitori, che per capitale investito, seguita da Milano con oltre 70 investitori. A seguire tutte le altre Province e città, come Roma con 41 investitori e Bergamo con 39, per un totale di 86 province italiane, corrispondente a circa 80% del territorio nazionale.