Le agenzie spaziali di tutto il mondo a raccolta da oggi a Napoli, dove si è aperto oggi il Congresso internazionale di astronautica (Iac 2012). La kermesse, in programma fino al 5, ha lo scopo di individuare nuove soluzioni e sinergie per superare la crisi economica.
“Siamo tutti convinti che lo spazio sia uno degli elementi fondamentali per superare la crisi”, ha detto il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Enrico Saggese, aprendo i lavori del congresso, che attrae i protagonisti del settore da tutto il mondo, dagli astronauti ai ricercatori, alle numerose aziende attive in questo campo, riunite nell’Expo dello spazio.
Tra i presenti c’è il secondo uomo che ha camminato sulla Luna, Buzz Aldrin, ci sono gli astronauti italiani e la prima donna astronauta cinese, Liu Yang. Sono 130 le aziende del settore che partecipano all’evento.
Al valore dello spazio per favorire l’innovazione si riferisce anche il messaggio inviato al congresso dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha accennato alla “rilevanza che lo specifico settore ha per l’innovazione e per la crescita economica del Paese”.
Dedicato a uno dei pionieri della ricerca spaziale in Italia, Luigi Napolitano, lo Iac 2012 intende far toccare con mano le ricadute positive e utili dello spazio nella vita di tutti i giorni, ha detto in apertura dei lavori il presidente della Federazione Internazionale di Astronautica (Iaf), Berndt Feuerbacher. Dallo spazio derivano, per esempio, tecnologie comunemente utilizzate nell’aeronautica, in medicina e nella ricerca sui nuovi materiali, oltre alle numerose applicazioni e servizi nei campi dell’osservazione della Terra e della telecomunicazioni.
“L’Italia – ha aggiunto Feuerbacher – è famosa per il ruolo guida che riveste nel settore spaziale” ed “i segni visibili di questa eccellenza sono la realizzazione della grande finestra della Stazione Spaziale Internazionale, ossia la Cupola, come la costruzione di molti elementi della stazione orbitale, accanto al numero degli astronauti e al programma Cosmo SkyMed per l’osservazione della Terra”.
L’Internationa Astronautical Congress è un punto nodale del settore aerospaziale nel mondo. A sottolinearlo è stato il ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Francesco Profumo, nel suo messaggio inviato per l’inaugurazione, oggi a Napoli, dello Iac 2012. Profumo, che non è potuto intervenire al taglio del nastro per “impegni istituzionali”, ha comunque voluto far giungere il suo augurio a tutte le delegazioni dei 50 Paesi giunte alla kermesse partenopea.
Il ministro, nel ripercorrere le attività aerospaziali nell’area napoletana e campana, ha quindi assicurato “grande attenzione e cura” del Miur verso le politiche spaziali, convinto, ha detto il ministro nel suo messaggio, dell’importanza e della posizione strategica dell’Italia nello scenario mondiale del settore. Il titolare del ministero di Viale Trastevere ha inoltre ricordato il ruolo cruciale dell’Agenzia Spaziale Italiana attraverso la quale sono investiti significativi fondi per lo sviluppo dei programmi spaziali nazionali.
La manifestazione torna in Italia dopo 15 anni e vedrà, nei padiglioni della Mostra d’Oltremare, incontri, dibattiti e riflessioni sul futuro dell’aerospazio con la partecipazione dei massimi vertici delle Agenzie spaziali del pianeta e di tutto il mondo istituzionale, scientifico e imprenditoriale che opera nel settore.
Da oggi al 5 ottobre saranno a Napoli circa 4mila visitatori provenienti da oltre 50 Paesi, che parteciperanno a 90 sessioni tecniche dove si discuterà sulle prossime strategie del settore spaziale, sulle future esplorazioni interplanetarie e sui programmi di osservazione della Terra con i nuovi satelliti. A Napoli sono attesi, tra gli altri, il numero uno della Nasa, Charles Bolden e il direttore dell’Esa, l’Agenzia Spaziale Europea, Jean-Jacques Dordain. Attesi anche gli astronauti italiani Roberto Vittori e Paolo Nespoli, e i secondo uomo a mettere piede sulla Luna Buzz Aldrin.
Tra gli eventi più attesi, la giornata dell’esplorazione spaziale che vedrà il 4 ottobre la relazione di Richard Cook, Project Manager della sonda Curiosity, il Programma della Nasa di esplorazione del pianeta Marte.