Secondo le indiscrezioni pubblicate dalla Cnbc Google aveva in mente l’idea di realizzare un nuovo maxi-campus in Silicon Valley fin dal 2018, ma l’emergenza dovuta alla pandemia ne ha rallentato i piani. Il nome in codice del progetto, secondo i rumors, è “Midpoint”: si tratta di un complesso da cinque edifici a San Jose, dove Alphabet a acquistato terreni per un valore complessivo di 389 milioni di dollari, destinati alla progettazione e alla realizzazione dei prodotti hardware del gruppo, oltre a un entro dedicato esclusivamente alle attività di ricerca e sviluppo del gruppo.
Secondo i progetti visionati da Cnbc il progetto comprende sale riunioni, aree di lavoro comuni, mini-cucine e tutto il necessario per una nuova struttura indipendente, e risponde alle esigenze che erano a suo tempo state evidenziate dal manager Rick Osterloh, responsabile per BigG dei device e dei servizi. A confermare questa nuova iniziativa c’è anche la recente decisione di Google di voler fare a meno per il futuro dei chip di Qualcomm per iniziare a produrne di proprietari, compresi quelli che saranno utilizzati per gli smartphone della linea Pixel e per i data center in tutti gli Stati Uniti.
“Lo scopo del progetto è di migliorare la sicurezza per i pedoni e per le bicilette – scriveva il progettista Vini Bhargava nella sua descrizione preliminare dell’idea – e la connessione tra i gli edifici e la comunità circostante”. Tra gli obiettivi del progetto ci sarebbe infatti anche quello di rendere più stretta la connessione tra le strutture aziendali e il territorio circostante, consentendo un rientro in azienda il più possibile comodo e sicuro ai dipendenti dopo il periodo segnato dall’emergenza Covid-19.