NASCE CTI

Vodafone-Telefonica, ok a joint venture per le reti mobili

L’Office of Fair Trading britannico dà il via libera a Cti, azienda in cui convergeranno le infrastrutture delle due telco. Obiettivo: offrire servizi 4G al 98% della popolazione entro il 2015, due anni prima di quanto previsto dall’Ofcom

Pubblicato il 02 Ott 2012

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L’Office of Fair Trading (Oft) britannico ha dato l’ok al piano di Telefonica e Vodafone relativo alla fusione delle reti mobili che mira a creare la joint venture paritetica Cornerstone Telecommunications Infrastructure (Cti).

La jv consentirà a Vodafone e Telefonica di fornire in Gran Bretagna servizi 2G, 3G e, fatto salvo l’esito dell’asta Ofcom, anche 4G al 98% della popolazione entro il 2015, ovvero due anni prima di quanto previsto dal regolatore stesso.

Nel quadro dell’accordo le due aziende avranno accesso ad un “single grid” di 18.500 ripetitori, pari ad un incremento del 40% della capacità per entrambi. La joint venture sarà inoltre responsabile della realizzazione congiunta di nuovi siti, allo scopo di aumentare la copertura senza per questo duplicare gli impianti. E’ prevista una riduzione del 10% del numero complessivo di siti utilizzati da entrambi gli operatori, che si spartiranno in due su base geografica la gestione e manutenzione della rete e delle apparecchiature radio: Telefonica gestirà la parte orientale della rete, inculsa l’Irlanda del Nord e gran parte della Scozia; Vodafone Uk dal canto suo si occuperà della parte occidentale del paese, compreso il Galles. I due operatori manterranno però la gestione separata dello spettro radio, della parte “intelligente” dei componenti core delle reti e dei dati dei clienti, continuando così a farsi concorrenza nella fornitura di tutti gli altri servizi e prodotti. La nuova joint venture comprenderà l’infrastruttura di rete, compresi ripetitori, torri e piloni. Il network congiunto fornirà copertura 2G e 3G al 98% della popolazione in Uk entro il 2015.

Secondo la società di analisi Ovum la condivisone dei network consentirà di ottenere risparmi del 25% sui costi di gestione delle reti, per un totale di un miliardo di sterline in meno quando nel novero delle tecnologie condivise ci sarà anche l’Lte.

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