“Stiamo ragionando con il ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri sull’anagrafe del cittadino. Il nostro obiettivo è avere un’anagrafe unica”. L’annuncio lo ha fatto il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Francesco Profumo, nel corso di un convegno alla Luiss sull’Istruzione. “Si pensa ad una sorta di super-documento elettronico – ha sottolineato Profumo – un database del cittadino che raccolga i dati non solo essenziali (nome, cognome, data e luogo di nascita, codice fiscale etc) ma anche informazioni sull’istruzione, la formazione, il lavoro”.
La questione dell’anagrafe unica era già stata toccato dal ministro dell’Istruzione questa estate nel corso di un convegno al Cnr. Il ministro aveva parlato di una anagrafe della “persona”. Una anagrafe unica del cittadino con più campi per scattare la fotografia di ognuno: dai dati di nascita e residenza a quelli relativi a formazione e lavoro. Partecipano all’operazione i ministeri competenti anche in collaborazione con l’Inps. “
Intanto il governo va avanti sul progetto di documento digitale unificato. Nei giorni scorsi il ministro della Pubblica amministrazione Filippo Patroni Griffi ha annunciato che il governo conta di distribuire le prime carte d’identità elettroniche nella primavera 2013. “Il programma – precisava il ministro – è di distribuirne circa 8 milioni l’anno, per un costo di circa 62 milioni di euro l’anno. Il documento avrà caratteristiche particolari di sicurezza e sarà una carta per accedere online ai servizi della PA e di effettuare pagamenti.
Un progetto, quello della Cie, considerato “la chiave dello switch off della PA” da Paolo Donzelli, coordinatore dell’ufficio Progetti strategici per l’innovazione digitale di Palazzo Chigi e responsabile del tavolo e-gov della cabina di regia per l’Agenda digitale.
