IL CASO

Cashback, messaggio di alert sull’home page di Italia Cashless: cosa sta succedendo?

Esposizione di password e numeri delle carte di credito: questo l’avviso che appare nel collegarsi al portale creato per il piano rimborsi per gli acquisti elettronici. Si può accedere attivando le autorizzazioni, ma a proprio rischio e pericolo

Aggiornato il 18 Ago 2021

cashbackitalia

Aggiornamento del 19 agosto:

Grazie alla segnalazione di #Corcom sul sito di #Italiacashless non appare più il messaggio di #alert. La questione ha sollevato parecchio dibattito. Secondo utenti esperti di informatica il messaggio era dovuto a un certificato scaduto. Lieti che si sia provveduto ad aggiornarlo

Visitando questo sito, malintenzionati potrebbero cercare di rubare informazioni personali come password, email o dati delle carte di credito”: è questo il messaggio che appare sulla home page del portale Italia Cashless a cui fa capo il Cashback, il piano voluto dal Governo Conte per incentivare l’uso dei pagamenti elettronici con bancomat e carte di credito prevedendo un rimborso fino a 150 euro a semestre. Per accedere al sito bisogna cliccare sulle impostazioni “avanzate” e fornire le autorizzazioni: un’operazione che potrebbe rappresentare un rischio se si considera che il sito viene indicato dai browser di navigazione come “Non sicuro”.

Potrebbe trattarsi di un certificato browser scaduto, cosa non banale considerato che si tratta di un sito di “governo”.  Ma al momento non è dato sapere.

Sospeso dal Governo Draghi il Piano Cashback non è stato dunque confermato per il secondo semestre 2021 ed è stata avviata la procedura per l’accredito dei rimborsi per gli utenti che hanno raggiunto la soglia minima di operazioni necessarie per ottenere il “bonus”. Sono in corso inoltre le verifiche relative all’ottenimento del Superbonus da 1.500 euro: dal computo saranno esclusi i cosiddetti “furbetti” del Cashback, coloro che grazie a microtransazioni anche di pochi centesimi sono riusciti a scalare la classifica ma che dovranno ora dimostrare, con scontrini e ricevute alla mano, che le transazioni non siano riferibili al medesimo acquisto. Eclatante il caso del rifornimento di benzina in cui il pagamento veniva “scorporato” in mini-tranche da pochi euro o pochi centesimi.

Il Ministero dell’Economia ha incaricato  Consap di liquidare i rimborsi per gli acquisti effettuati e di effettuare l’esame degli eventuali reclami per mancato o inesatto accredito.  I rimborsi relativi al primo semestre 2021 saranno liquidati in due diversi momenti: il cashback ordinario entro il 31 agosto 2021; il supercashback, entro il 30 novembre 2021 (a seguito delle verifiche).

Articolo originariamente pubblicato il 19 Ago 2021

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