Il Miur spinge sulle città intelligenti. In attesa del varo del pacchetto sviluppo contente provvedimenti sull‘Agenda digitale, Viale Trastevere rende noti i 17 progetti ammessi al bando smart cities rivolto alle Regioni a Obiettivo convergenza (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) e dedicato ai settori Società dell’Informazione e Sviluppo sostenibile.
Delle 17 iniziative finanziate con un totale di circa 400 milioni di euro ben 12 vedono la partecipazione del Consiglio nazionale delle Ricerche guidato da Luigi Nicolais e relativi agli ambiti cloud per la PA, sanità digitale, smart grid, risorse sostenibili, smart mobility.
Secondo il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo le smart city rappresentano un grande progetto paese. “Il progetto città intelligenti rappresenta un fondamentale punto focale di coordinamento di diverse strategie di settore, finalizzato a restituire coerenza e sistemicità all’articolato e spesso confuso sistema di politiche nazionali per la ricerca e l’innovazione – ha sottolineato il ministro – In particolare il progetto Smart City Nazionale può costituire una piattaforma di integrazione sia tra le politiche di diversi Ministeri sia tra i diversi livelli della pubblica amministrazione, contribuendo alla linearizzazione, alla semplificazione ed al coordinamento della governance degli strumenti di sostegno all’innovazione”.
“Il progetto Smart City – ha puntualizzato Profumo – pur avendo nelle città di grande e media dimensione il luogo principale di decisione e progettazione politica, immaginato per essere inclusivo rispetto alle diverse dimensioni territoriali e amministrative di cui il nostro Paese è ricco, richiamando il concetto di città diffusa nella quale possono riconoscersi moltissimi piccoli comuni italiani ed aree metropolitane estese”.