Il Ministero dell’Industria e dell’Information Technology (Miit) cinese ha denunciato 43 app, tra cui quelle di Tencent e WeChat, che avrebbero trasferito illegalmente i dati degli utenti ordinando alle società a cui fanno capo di apportare correzioni.
L’elenco include anche un’app di e-reading di proprietà di Alibaba, così come altre gestite dal gigante dei viaggi Trip.com e dallo streamer video iQiyi. In una dichiarazione pubblicata online riportata da Reuters, il regolatore ha affermato che le app hanno trasferito illegalmente l’elenco dei contatti e i dati sulla posizione degli utenti, molestandoli anche con finestre pop-up.
Il giro di vite delle autorità cinesi
L’iniziativa arriva mentre le autorità cinesi rafforzano la supervisione normativa su una serie di settori, con particolare enfasi sulla privacy e sui dati. Martedì, l’amministrazione statale cinese per la regolamentazione del mercato aveva pubblicato una serie di bozze di regole volte a migliorare la concorrenza leale, vietando pratiche come recensioni false e metriche pubbliche gonfiate.
Il Miit ha dichiarato che le app avranno tempo una settimana, fino al 25 agosto, per apportare rettifiche, altrimenti saranno punite in conformità con le leggi e i regolamenti pertinenti.
Raggiunte da Reuters, Alibaba, iQiyi e Tencent non hanno risposto immediatamente alle richieste di commento. Trip.com ha rifiutato di commentare.