Le aree bianche? Non sono solo quelle rurali o periferiche. Anzi, ci sono città, come Roma in cui la connettività a banda ultralarga è una chimera soprattutto nel centro storico.
Gli armadi pieni e le difficoltà di effettuare scavi in un territorio sottoposto a “vincoli” da parte della Sopraintendenza dei Beni culturali – molti i palazzi storici in cui non è possibile intervenire previa una lunga lista di autorizzazioni – hanno rappresentato e rappresentano ancora la principale difficoltà. Ma portare la banda ultralarga nelle grandi città è imprescindibile soprattutto tenendo conto delle esigenze domestiche di connettività dovute all’esplodere dello smart working a seguito della pandemia.
Il cantiere di FiberCop, la wholesale company che vede in campo Tim, il fondo americano Kkr e Fastweb, comincia a prendere corpo. Sul sito della società è stata realizzata una mappa interattiva che consente di individuare le aree in cui sono già stati avviati o saranno avviati i lavori di infrastrutturazione. E a Roma la maggior parte delle attività riguarda proprio il Municipio I, quello corrispondente al centro storico della città. Dal quartiere Monti passando per via Giulia e via del Pellegrino, da via di Ripetta fino alle strade a ridosso di via XX Settembre e quelle nell’area del Vaticano: sulla mappa “si evidenziano le aree in cui è in corso l’implementazione della rete Ftth; la copertura può richiedere lavori di scavo e quindi la presenza di un cantiere o semplicemente è possibile riutilizzare le infrastrutture esistenti”, si legge sul sito di FiberCop.