Ammonta a 240 trilioni di won (206 miliardi di dollari) l’investimento che il gruppo Samsung intende fare nei prossimi tre anni per espandere la propria presenza in biofarmaci, intelligenza artificiale, semiconduttori e robotica nell’era post-pandemia.
L’annuncio è arrivato dalla stessa società sudocoreana, la quale ha affermato che l’investimento fino al 2023 contribuirà a rafforzare la posizione globale del gruppo in settori chiave come la produzione di chip di memoria, di cui è il più grande produttore al mondo, consentendogli al contempo di cercare opportunità di crescita in nuove aree come la robotica e le telecomunicazioni di prossima generazione.
L’azienda non ha detto se l’ultimo investimento include i 17 miliardi di dollari che starebbe spendendo per una nuova fabbrica statunitense di chip prodotti a contratto.
Un piano “per la sopravvivenza”
Il piano è del 30% più corposo della precedente strategia triennale di Samsung lanciata nel 2018. Il gruppo ha deciso di aumentare gli investimenti per mantenere la leadership tecnologica, soprattutto durante le “situazioni di emergenza” in patria e all’estero.
“L’industria dei chip è il piatto di sicurezza dell’economia coreana – afferma la società -. Il nostro investimento aggressivo è una strategia di sopravvivenza, nel senso che una volta che perdiamo la nostra competitività, è quasi impossibile tornare in auge“.
I rivali nel comparto dei semiconduttori, tra cui Taiwan Semiconductor Manufacturing e Intel Corp, stanno facendo grandi investimenti a causa della carenza globale di chip e dell’intensificarsi della concorrenza nel segmento dei chip avanzati. Secondo la Commissione per il commercio equo e solidale della Corea del Sud, il gruppo Samsung ha 59 affiliati con un patrimonio per un totale di 457 trilioni di won.
Il piano di investimenti arriva a poco più di una settimana da quando il leader del gruppo Samsung Jay Y. Lee è stato rilasciato dal carcere sulla parola dopo condanne per corruzione e appropriazione indebita.