Frequenze: l’Antitrust chiede un’asta, ma sbaglia la banda

L’Authority chiede di mettere a gara le risorse sotto-utilizzate per la Tv mobile. Peccato che la Banda L segnalata sia quella destinata alla radio digitale. Lapsus o scelta consapevole?

Pubblicato il 03 Ott 2012

Paolo Anastasio

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Mettere all’asta la Banda L, sulle frequenze 1452-1492 Mhz, destinando queste risorse “attualmente non utilizzate in Europa” alla telefonia mobile. Questa la richiesta dell’Antitrust al Governo, contenuta nella segnalazione al Parlamento messa a punto in vista della stesura della legge annuale sulla concorrenza.

Il documento dell’Antitrust nel passaggio riservato alla “Valorizzazione della “banda L” per i servizi di telefonia mobile” precisa che “il principale ostacolo all’uso delle frequenze 1452-1492 per la banda larga mobile è che finora sono state allocate per la tv su piattaforma mobile, senza tuttavia che gli operatori le utilizzino per la fornitura di tale servizio”.

Ma c’è un errore. In realtà, la Banda L è assegnata al Dab, la radio digitale, e non alla tv su piattaforma mobile. “Ottima intenzione quella dell’Antitrust di liberare frequenze inutilizzate, ma nella fattispecie la Banda L è destinata al Dab, cioè alla radio digitale, e non alla tv mobile come scrive l’Antitrust. E’ vero che la tv mobile non la fa nessuno, è giusto mettere all’asta le frequenze”, dice al Corriere delle Comunicazioni Antonio Sassano, massimo esperto di frequenze in Italia, che anticipa il “qui pro quo” su Twitter.

D’altra parte, è vero che la Banda L da tempo fa gola agli operatori di telefonia mobile, come già scriveva il nostro giornale nel marzo del 2011 (vedi articolo Banda L, lo spettro “fantasma”).

Resta da capire se quello dell’Antitrust non sia stato “un lapsus freudiano”: parlando della Banda L (destinata alla radio digitale) forse l’organismo intendeva raccomandare la liberazione delle frequenze destinate al Dvb-h. Frequenze che consentono la trasmissione televisiva in mobilità, ma che – come del resto sottolinea l’Agcom stessa – non sono utilizzate perché la tv via cellulare non è mai decollata. Alcune frequenze Dvb-h, sui canali 37-38, sono state assegnate per 20 anni ad H3g e Mediaset.

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