TRADE WAR

Huawei, ok dagli Usa all’acquisto di chip per l’automotive. Il ban scricchiola?

Secondo Reuters, che cita fonti del Dipartimento del commercio, sarebbero state approvate domande di licenza del valore di centinaia milioni di dollari per l’acquisto di processori destinati alla componentistica delle auto connesse

Pubblicato il 25 Ago 2021

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Gli Stati Uniti avrebbero approvato domande di licenza del valore di centinaia di milioni di dollari per l’acquisto da parte di Huawei di chip destinati alla componentistica delle auto connesse. A dirlo è Reuters, citando due persone che hanno familiarità con la questione.

Il (parziale) cambio di rotta dell’amministrazione americana

Questo nonostante il colosso cinese delle telecomunicazioni sia stato sottoposto a una serie di restrizioni commerciali (specialmente sul fronte dei dispositivi di rete e degli smartphone) imposte dall’amministrazione Trump, che ha sempre parlato di problemi di minacce per la sicurezza nazionale. La politica di Biden ha rafforzato la linea dura sulle esportazioni verso Huawei, negando le licenze per vendere chip a Huawei per l’utilizzo in o con dispositivi 5G. Eppure nelle ultime settimane alcuni funzionari coinvolti nel processo di richiesta avrebbero rivelato a Reuters che gli Stati Uniti hanno concesso licenze che autorizzano i fornitori a vendere chip a Huawei per componenti di veicoli, come schermi video e sensori. D’altra parte, Huawei aveva già cominciato a orientare la propria produzione verso articoli meno suscettibili ai divieti commerciali americani.

I chip automatici, sottolinea l’agenzia di stampa, non sono generalmente considerati sofisticati, e abbassano per questo l’asticella dei requisiti necessari all’approvazione governativa, e il governo starebbe per questo concedendo licenze per chip che potrebbero avere altri componenti con capacità 5G. Interpellato da Reuters, un portavoce del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti si è limitato ad affermare che il governo continua ad applicare costantemente politiche di licenza “per limitare l’accesso di Huawei a materie prime, software o tecnologia per attività che potrebbero danneggiare la sicurezza nazionale degli Stati Uniti e gli interessi di politica estera”.

Huawei accelera sulla componentistica per l’automotive

Un portavoce di Huawei ha rifiutato di commentare direttamente la vicenda, ma ha dichiarato: “Ci stiamo posizionando come un nuovo fornitore di componenti per veicoli connessi intelligenti e il nostro obiettivo è aiutare i produttori di automobili a costruire veicoli migliori”.

Il presidente di turno della società Eric Xu aveva del resto già annunciato accordi con tre case automobilistiche cinesi di proprietà statale, tra cui Baic Group, per fornire “Huawei Inside”, un sistema operativo per veicoli intelligenti, al Salone dell’Auto di Shanghai all’inizio di quest’anno.

Richard Barnett, chief marketing officer di Supply Frame, società di consulenza elettronica globale, ha spiegato che Huawei è nei “primi inning” del tentativo di investire in un mercato, quello automobilistico, che vale cinque trilioni di dollari e che ha un grande potenziale di crescita sia all’interno che all’esterno della Cina. “Auto e camion ora sono computer su ruote”, ha affermato Barnett, “Questa convergenza è ciò che sta guidando l’attenzione strategica di Huawei a diventare un attore di maggior rilievo in quell’area”.

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